sabato 17 maggio 2014
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In​​ Serbia e Bosnia-Erzegovina è emergenza alluvioni, dopo quattro giorni di piogge ininterrotte che hanno causato almeno 17 morti e 15.000 sfollati. Precipitazioni così abbondanti non erano mai state registrate da almeno 120 anni, quando è iniziato questo tipo di misurazione. In Bosnia hanno perso la vita 11 persone, di cui sette solo a Doboj, nella repubblica autonoma serba della Bosnia (Srpska). La città è isolata al pari di Maglaj e centinaia di persone si sono dovute rifugiare sui tetti. Frane e smottamenti hanno inghiottito decine di case e ci sono problemi anche nelle zone montuose, dove si sono accumulati fino a due metri di neve. In Serbia i morti sono almeno sei, anche se si tratta di un bilancio del tutto provvisorio, e ben 95.000 case sono rimaste senza elettricità. Preoccupano soprattutto le città di Sabac e Obrenovac, a sud.ovest di Belgrado, completamente sommerse in seguito allo straripamento del fiume Kolubara. A Obrenovak, 4.000 degli 80.000 abitanti sono già stati evacuati. Il premier Aleksandar Vucic ha parlato di "catastrofe nazionale" e ha invitato i giovani di Belgrado a correre in aiuto alle popolazioni colpite.
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