Sono stati rapiti oggi due turisti nel Sinai egiziano, secondo le prime ricostruzioni, da parte di una banda di beduini. Uno dei due sequestrati è però un cittadino arabo-israeliano e questo rende il sequestro odierno differente da quelli avvenuti negli ultimi mesi nella penisola che confina con Gaza e Israele. Insieme a un'amica norvegese è stato sequestrato da un gruppo di uomini armati e mascherati che hanno bloccato l'automobile sulla quale viaggiano sulla strada fra Taba e Dahab, due località balneari del Mar Rosso.Il giovane Amir Omar, originario di Nazareth, che lavora a Eilat, località balneare sul lato israeliano, ha detto ai genitori in una telefonata che i suoi rapitori chiedono il rilascio di due loro congiunti. Le forze di sicurezza egiziane hanno affermato che i squestratori, che hanno trasferito i due ostaggi dal Sud al Nord del Sinai, chiedono che venga rilasciato un uomo detenuto per traffico di droga. Secondo le forze di sicurezza egiziane i rapitori non intendevano colpire un israeliano ma semplicemente prendere due turisti per fare pressioni sulle autorità ed ottenere lo scambio. Un meccanismo utilizzato anche nei tre rapimenti di turisti negli ultimi sei mesi e che si sono conclusi con il rilascio dei detenuti indicati dai rapitori. L'ultimo sequestro è avvenuto solo qualche settimana fa e le vittime sono state un dirigenti della Exxonmobil e la moglie.