lunedì 10 marzo 2014
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La storia dell'aviziazione è ricca di misteri e di velivoli spariti. Alcuni scomparsi senza lasciare traccia, altri ritrovati anni o decenni dopo ma custodi di segreti mai svelati: le difficili ricerche del volo della Malaysian Airways scomparso sabato, che promettono di durare a lungo sono l'ultimo tassello di una seria di incidenti aerei rimasti avvolti nel mistero dagli esordi dell'aviazione civile. Il caso Amelia Earhearst (1937): l'americana pioniera del volo femminile che attraversò l'Atlantico in solitaria, sparì nel Pacifico, vicino all'isoletta di Howland, mentre, insieme al co-pilota Fred Noolan, tentava con un Lockheed Elektra il giro del mondo. Né corpi né velivolo furono mai ritrovati. Flight 19 e il mistero del "Triangolo delle Bermude" (1945-63): la fantascienza si è sbizzarrita sulle misteriose sparizioni di aerei - ma anche di navi - in un triangolo di spazio aereo nell'Atlantico al largo del Golfo del Messico. Il primo caso fu quello di una squadriglia di 5 aerei torpedinieri Tbm Avenger in volo d'addestramento con 13 uomini partito dalla Florida il 5 dicembre 1945 e mai più tornata. Poi scomparvero nell'arco di un mese due Avro Tudor IV della British South American Airways (Bsaa) (1948-49). Nel dicembre 1948, sparì un Dc-3 in volo fra Portorico e Miami con 32 passeggeri e il 28 agosto 1963 due aerei-cisterna Kc 135 Stratotanker della Us Air Force, si suppose in una collisione. Ma frammenti riaffiorarono a distanza di 160 km l'uno dall'altro. La sparizione sulle Ande (1947): un aereo passeggeri Lancastrian Star Dust 3 con 11 passeggeri della Bsaa sparì dai radar sulle Ande. Tutte le ricerche furono vane. Alcuni pezzi del velivolo furono trovati da alpinisti nel 2000 sul monte Tupungato. Resta l'enigma dell'ultima segnalazione in morse trasmessa dal pilota per 2 volte: "Stendec". Flying Tiger 739 a Guam (1962): un Lockheed Super Costellation che trasportava 107 militari Usa verso il Vietnam sparì in mare dopo uno scalo a Guam e non fu mai ritrovato. La strage di Ustica (1980): è il caso "italiano", mai del tutto chiarito, il disastro del Dc-9 dell'Itavia del 27 giugno 1980 (81 morti). Si sono accavallate ipotesi dal "cedimento strutturale" al terrorismo, all'intrigo internazionale. La tesi ufficiale (2007) attribuì il disastro a un missile francese che avrebbe dovuto colpire un jet col leader libico Gheddafi. Tutte le tesi sono gravate dal sospetto di protratti insabbiamenti. Volo Usair 427 (1994): un Boeing 737 Usair con 132 a bordo proveniente da Chicago precipitò vicino a Pittsburg per una turbolenza. Ci vollero oltre 4 anni per stabilire le cause. Volo Twa 447 (1996): un Boeing 747 per Parigi con 230 persone a bordo esplose subito dopo il decollo dal Jfk di New York. Testimoni videro una "scia di fuoco" colpire l'aereo. Ufficialmente causata da un corto circuito in un serbatoio, diede spazio a teorie complottiste sull'abbattimento con un missile e altre più fantasiose. Volo Air France 447 (2009): un Airbus A-330 dell'Air France in volo fra Rio de Janeiro e Parigi precipitò nell'Atlantico con 228 persone. Per trovare la scatola nera ci vollero 2 anni e per un rapporto ufficiale si dovette attendere il giugno 2012.
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