Sarà siglato venerdì 26 giugno in Vaticano l'Accordo globale, elaborato sull‘Accordo di base siglato il 15 febbraio 2000, tra Santa Sede e Stato di Palestina. A confermare al Sir la notizia sono fonti del Patriarcato latino di Gerusalemme e dell’Ambasciata dello Stato di Palestina presso la Santa Sede.In una nota datata 13 maggio 2015, la Sala Stampa della Santa Sede aveva annunciato che la Commissione bilaterale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina aveva dichiarato “concluso” il lavoro sul testo dell'Accordo globale elaborato sull‘Accordo di base siglato il 15 febbraio 2000. “Il testo - aveva poi commentato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - ora verrà sottoposto per l‘approvazione alle rispettive autorità, prima che sia fissata prossimamente una data per la firma delle parti”. Firma prevista per il 26 giugno. L’Accordo, secondo quanto riferito nella nota del 13 maggio, “si occupa di aspetti essenziali della vita e dell‘attività della Chiesa cattolica in Palestina”. Aspetti che lo stesso monsignor Antoine Camilleri, Sottosegretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede e capo della delegazione vaticana, aveva così illustrato in un‘intervista all'Osservatore Romano: libertà di azione della Chiesa, giurisdizione, statuto personale, luoghi di culto, la sua attività sociale e caritativa, i mezzi di comunicazione sociale e le questioni fiscali e di proprietà. Ma il testo dell‘Accordo, sottolineava monsignor Camilleri, esprime in particolare “l‘auspicio per una soluzione della questione palestinese e del conflitto tra israeliani e palestinesi nell‘ambito della Two-State Solution e delle risoluzioni della comunità internazionale, rinviando a un'intesa tra le parti”.
Il documento si occupa di aspetti essenziali della vita e dell‘attività della Chiesa nel territorio palestinese.
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