sabato 6 ottobre 2012
​La dissidente è stata scarcerata dopo 30 ore di detenzione. Lo ha annunciato lei stessa su Twitter. Era stata fermata prima di un processo cui voleva assistere.
Ostinati contro la storia di Fulvio Scaglione
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La blogger cubana Yoani Sanchez ha annunciato su Twitter di essere stata "liberata dopo 30 ore di detenzione" e ha ringraziato "tutti quelli che hanno alzato la loro voce e i loro tweet". La dissidente era stata arrestata giovedì insieme al marito, il giornalista Reinaldo Escobar, a Bayamo, 750 km a sudest dell'Avana, dove voleva assistere al processo contro un giovane politico spagnolo accusato di omicidio colposo per la morte di un dissidente. Avevo intenzioni unicamente giornalistiche": lo ha ricordato via twitter Yoani Sanchez, poco dopo essere stata liberata dalle autorità cubane "dopo 30 ore di detenzione", durante le quali la nota blogger non ha "mangiato nè preso liquidi"."Volevo assistere al processo di Angel Carromero" e "raccontare" il processo di Bayamo "su twitter", ha sottolineato, riferendosi al procedimento giudiziario su Carromero, accusato dalle autorità cubane per l'incidente automobilistico nel quale, lo scorso luglio, hanno perso la vita Oswaldo Payà e un altro dissidente dell'Avana. "Durante la detenzione mi sono rifiutata di mangiare o prendere liquidi", ha aggiunto la Sanchez, precisando di aver "preso il primo bicchiere d'acqua solo dopo essere rientrata a casa".Riferendosi sempre al processo Carromero, la blogger sottolinea che Granma, quotidiano del Pc cubano, "dice bugie quando afferma che il processo a Carromero era pubblico... non lo era".
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