Diverse migliaia di filorussi hanno manifestato a
Donetsk e Kharkiv, nella russofona Ucraina orientale, chiedendo l'annessione a Mosca. Secondo i media locali, migliaia di persone si sono riunite in piazza Lenin, a Donetsk, mentre più di 4.000 persone hanno manifestato a Kharkiv. Nei giorni scorsi i manifestanti pro-Mosca hanno occupato per almeno due volte il palazzo della Regione a Donetsk, ma sono stati fatti sgomberare dalla polizia, che ha arrestato più di 70 insorti e il leader dei filorussi, l'autoproclamato "governatore" della regione Pavel Gubarev.
Respinti gli osservatori Osce.Secondo fonti dell'Osce, a un
check-point controllato da milizie filo-russe
sono stati sparati tre colpi di avvertimento contro gli osservatori militari europei che tentavano di entrare in Crimea. Venerdì il convoglio
era stato bloccato da persone armate
a Armyansk, 100 chilometri a ovest di Chongar. La missione è
composta da 54 componenti, non armati, di 29 Paesi (tra i quali, oltre
all'Italia, Usa, Germania, Francia e Regno Unito).
«Spari contro un aereo di ricognizione». Un aereo di ricognizione ucraino, con a bordo tre persone, è stato preso di mira da alcuni colpi di arma da fuoco mentre sorvolava il confine della Crimea. Lo riferiscono le guardie ucraine poste alla frontiera citate dai media internazionali. Fonti qualificate della flotta russa del Mar Nero hanno invece smentito l'episodio: "Si tratta dell'ennesima provocazione di Kiev, un incidente simile avrebbe fatto scattare il nostro stato d'allerta".
La Russia sta pensando di sospendere le ispezioni del suo arsenale strategico, compresi i missili nucleari, in risposta alle "minacce" di Usa e Nato sulla crisi in Ucraina. Lo ha fatto sapere un alto funzionario del ministero della Difesa. Le ispezioni sono previste dal trattato Start e dal Documento di Vienna tra i paesi dell'Osce.
Mosca chiede indagine Osce sui cecchini di Kiev. La Russia chiede all'Osce un'inchiesta sull'uccisione di decine di persone da parte di cecchini durante gli scontri di fine febbraio tra polizia e insorti a Kiev. La richiesta è stata annunciata dal ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov durante una conferenza stampa a Mosca e arriva alcuni giorni dopo che è stata diffusa la registrazione di una telefonata intercettata tra il capo della diplomazia Ue Catherine Ashton e il ministro degli Esteri dell'Estonia Urmas Paet in cui quest'ultimo ventila la possibilità che dietro la strage di Kiev vi sia la nuova coalizione filo-occidentale al potere in Ucraina.
Lavrov: disponibili a «dialogo onesto». La Russia è disponibile a un dialogo
"onesto, da pari a pari" con altri paesi sull'Ucraina. Lo ha
detto il ministro degli Esteri russo Serguei Lavrov, secondo
quanto riportato da Skynews. Il ministro russo ha comunque lanciato un altro attacco al
nuovo governo ucraino, segnalando che "terrore e caos sta
regnando nel paese". Venerdì l'invito al dialogo del presidente Putin nella cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Sochi.
Obama chiama anche Renzi. Sulla crisi in Ucraina il presidente americano Barack Obama ha sentito al telefono i leader europei, tra i quali Matteo Renzi. Il premier ha ribadito la forte partnership con gli Stati Uniti per la risoluzione positiva della crisi assieme ai partner europei, secondo quanto concordato al vertice straordinario di Bruxelles di giovedì scorso.