sabato 22 giugno 2013
Discorso del presidente su radio e tv: «Miglioreremo i servizi pubblici, ma non tollereremo atti vandalici». In atto «una minoranza violenta». E per il 2014 promette: «Organizzeremo un grande mondiale». La protesta è dilagata in 338 città. Schierati i militari per evitare disordini e assicurare il regolare svolgimento della partita di Confederation Cup. Il risultato: 4-2.
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Dilma Roussef, presidente del Brasile, è intervenuta pubblicamente con un discorso trasmesso da radio e tv rivolgendosi alla nazione per offrire "un ampio patto" destinato a migliorare i servizi pubblici, come risposta alle proteste della popolazione. Disponibilità dunque a venire incontro alla "voce della strada" da parte della Roussef che però ha anche lanciato un avvertimento: il governo "manterrà l'ordine" e non consentirà che il vandalismo macchi "un movimento democratico legittimo".In occasione della partita Italia-Brasile di Confederations Cup Rousseff ha deciso di schierare l'esercito a protezione delle due squadre, per evitare scontri e problemi di ordine pubblico e assicurare il regolare svolgimento del match.Poi il presidente è tornata sull'alta tensione di questi giorni: "Nè il governo nè la società possono accettare che una minoranza violenta ed autoritaria distrugga il patrimonio pubblico e privato, attacchi i luoghi di culto, incendi automobili e voglia portare il caos nei nostri principali centri urbani". "Siamo l'unica squadra ad aver disputato tutte le edizioni dei Mondiali di calcio e ad averle vinte cinque volte. Faremo un grande Mondiale, ne sono sicura. E vi assicuro che il denaro per la costruzione degli stadi non hasottratto risorse all'istruzione o alla sanità", ha anche detto Rousseff. Come risposta alle richieste della popolazione che manifesta in maniera pacifica" la presidente ha invece annunciato un "patto" che verrà attuato con la partecipazione delle autorità provinciali e municipali delle principali città del paese, dei leader delle manifestazioni popolari, delle organizzazioni sociali ed associazioni di studenti. Mentre la Roussef pronunciava il suo discorso, continuavano le manifestazioni in tutto il paese. A San Paolo, dove secondo la polizia hanno manifestato circa 10mila persone, dieci importatnti tratti di autostrade sono stati bloccati dai dimostranti. Alcuni automobilisti intrappolati negli ingorghi hanno denunciato di aver subito furti. A Rìo de Janeiro atti di vandalismo sono stati compiuti nel centro della città, dove sono stati saccheggiati decine di esercizi commerciali. Undici persone sarebbero state arrestate."Non si può prescindere dai partiti politici in una democrazia, la mia generazione ha dovuto lottare per conquistare la democrazia: alcuni sono stati arrestati e torturati, altri sono morti. Le proteste sono il segno della vitalità della nostra democrazia", lo ha detto nel suo discorso alla nazione la presidente brasiliana.
LA PARTITA
Il match tra i verdeoro e gli azzurri è finita 4 a 2, con i gol di Fred (2 reti), Dante e Neymar per il Brasile e di Giaccherini e Chiellini per l'Italia. La squadra di Prandelli chiude quindi al secondo posto il girone di Confederations Cup e giocherà ancora giovedì a Fortaleza la semifinale contro la vincente dell'altro girone (probabilmente la Spagna).
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