Franco Vaccari, presidente di Rondine Cittadella per la pace (Foto Sir) - Foto Sir
Ridurre i conflitti armati nel mondo formando i futuri leader globali di pace. È questa l’ambiziosa proposta di Rondine Cittadella della Pace che vuole rispondere al bisogno di nuove guide capaci di governare le sfide della globalizzazione. Giovedì 5 dicembre Rondine è tornata alle Nazioni Unite, a un anno del lancio della campagna "Leaders for Peace", per rinnovare il suo appello e cercare collaborazione fra gli Stati alla costruzione della Global Leaders School. E’ questo, infatti, l’obiettivo concreto della campagna: una proposta di formazione di alto livello per gli studenti e giovani professionisti provenienti da tutto il mondo, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030, per un’istruzione di qualità, equa e inclusiva.
L’incontro presso la sede delle Nazioni Unite di New York, organizzato anche in collaborazione con la Rappresentanza permanente italiana, ha permesso di fare il punto sull’iniziativa. I giovani studenti della Cittadella della Pace "sono i leader di domani: siamo qui per portare le loro proposte ai tavoli che contano, quelli in cui si decide come affrontare a livello globale le sfide di oggi. Rondine è fonte di ispirazione ed esempio perché mette i giovani al centro: pace e coesistenza pacifica si fondano sull’apertura al dialogo e sulla comprensione dell’altro attraverso il metodo Rondine", ha affermato l’ambasciatrice Mariangela Zappia, rappresentante permanente italiana all’Onu. L’evento organizzato all’Onu, ha affermato Franco Vaccari, presidente di Rondine Cittadella della Pace "dimostra il riconoscimento del forte potenziale del metodo che propone". La sfida, ha aggiunto Vaccari, è di "ridisegnare il futuro delle relazioni fra i governi e della società. Sfida nella quale vogliamo coinvolgere i Paesi affinché sostengano la campagna Leaders for Peace e partecipino alla creazione della Global Leaders School".
Un anno fa, settant'anni dopo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proprio al Palazzo di Vetro di New York i giovani studenti di Rondine avevano lanciato la campagna "Leaders For Peace" per chiedere ai capi di stato di destinare un importo simbolico - corrispondente al costo di un'arma - del loro budget per la difesa in favore di borse di studio per i futuri leader di pace e di porre un focus specifico sui diritti umani nei loro programmi nazionali di istruzione. Dopo l’impegno dell’Italia con la firma della campagna da parte del premier Giuseppe Conte, Rondine intende mettere a disposizione il proprio Metodo, fondato sull'esperienza ventennale nell'educare le giovani generazioni alla risoluzione dei conflitti, alla diplomazia di secondo livello e alla promozione della pace e dei diritti umani con l’obiettivo di disinnescare il conflitto attraverso il dialogo e trasformarlo in un’occasione di crescita e sviluppo della società.