Il ministero si dice poi certo che la comunità internazionale si aspetta una rapida e dura reazione delle autorità Usa, che devono punire chiunque sia coinvolto in questo gesto. Il comunicato chiede infine che Washington si scusi ufficialmente con l'intera comunità musulmana per questo insulto all'Islam.
IL CASO ALL'ORIGINE DEL ROGOIl nuovo rogo del Corano che sta creando polemiche tra Iran e Usa è stato perpetrato per protestare in favore del pastore evangelico iraniano Youcef Nadarkhani, convertitosi al cristianesimo e ora in carcere per un controverso caso giudiziario.Il caso fece clamore nell'ottobre scorso quando erano stati annunciati gli allora più recenti sviluppi. Convertitosi a 19 anni, Nadarkhani - che ora ne ha 35 ed è padre di due figli - era diventato la guida spirituale di una piccola comunità evangelica ribattezzata "Chiesa dell'Iran". Varie diplomazie occidentali - Stati Uniti e Italia compresi - hanno fatto appello per la liberazione del pastore il cui caso era stato esaminato dalla Corte suprema nel luglio scorso con sentenza annullata e dossier rinviato al tribunale di Rahst, nella provincia settentrionale di Ghilan, per ulteriori accertamenti. Da allora si è in attesa di un parere religioso (fatwa) da parte della Guida suprema, Ali Khamenei, che risolva il caso dato che al leader religioso si riconduce anche il potere giudiziario.Nadarkhani, arrestato nel 2009, secondo diversi annunci tra cui quello del suo avvocato era stato condannato a morte l'anno successivo per reati diversi dall'apostasia ("crimini contro la sicurezza"), ma sulla sentenza era stato fatto ricorso alla Corte Suprema. Un comunicato della Corte, il secondo e ultimo grado di giudizio in Iran, non aveva fatto cenno ad una condanna a morte e fonti ufficiali iraniane avevano dichiarato che "non è mai stato condannato a morte". La pena capitale, era stato sottolineato anche a livello di governatorato provinciale, in Iran non può essere inflitta "per aver cambiato religione". L'ultima esecuzione per apostasia viene considerata quella del 1990, con l'impiccagione a Mashad del pastore Hossein Soodmand.
Terry Jones (nella foto), il controverso pastore della Florida che lo scorso anno ha infiammato i rapporti tra Stati Uniti e Islam con il suo rogo del Corano, ha bruciato di nuovo il testo sacro islamico nella sua chiesa a Gainsville. L'Iran chiede le scuse ufficiali degli Usa.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: