In India, si va estendendo e rafforzando la protesta dei cristiani per la diffusione di un ritratto blasfemo di Cristo, pubblicato su un testo scolastico. In una città, le autorità hanno imposto il coprifuoco per evitare che si moltiplichino gli atti di violenza degli ultimi giorni. Nello Stato nord-occidentale del Punjab, il ritratto blasfemo è stato esposto per le vie della città di Jalandhar e qui cristiani hanno protestato in modo pacifico con le autorità civili, chiedendo- ne la rimozione. Sabato, nella città di Batala, sempre in Punjab, regione tra le più progredite del Paese e patria della comunità religiosa dei Sikh, la situazione è invece degenerata: alcuni giovani cristiani hanno cercato di rimuovere i manifesti in un mercato ma sono stati affrontati da coetanei indù. Ne è nata una rissa che si è moltiplicata in episodi di violenza per tutta la città quando esponenti di Bajrang Dal e Shiv Sena, movimenti dell’induismo radicale e xenofobo, sono scesi in strada armati e hanno incitato alla violenza contro i cristiani. Due chiese protestanti del Nord India e un centro del-l’Esercito della Salvezza sono stati attaccati e incendiati, i pastori aggrediti e le loro case saccheggiate. Alcuni cristiani accusati di essere coinvolti nella violenza sono stati fermati dalla polizia, mentre nessun estremista indù è stato arrestato. Le autorità locali hanno decretato un coprifuoco, ma la situazione resta molto tesa. Il vescovo di Jalandhar, monsignor Anil Couto, – riporta Asia News – ha condannato le «azioni provocatorie», ma ha invitato i fedeli «alla pace e al perdono», mentre il ministro capo del Punjab, Parkash Singh Badal, condannando l’uso strumentale dell’immagine di Cristo, ha promesso fermezza contro chi «fomenta l’odio interreligioso ». L’immagine di Cristo che ha in una mano una sigaretta e nell’altra una lattina di birra e il testo che lo accompagna in cui Gesù viene qualificato come «idolo» era passata inosservata per qualche tempo. Fino a quando, nello Stato nordorientale di Meghalaya, in maggioranza cristiano, le suore cattoliche della congregazione di Nostra Signora delle Missioni, che gestiscono la scuola di San Giuseppe nella città di Shillong, hanno notato l’immagine su un testo scolastico per bambini, usato come materiale supplementare. Le religiose hanno chiesto ai ragazzi di riconsegnare i testi e hanno inviato una lettera alle autorità esprimendo sdegno e amarezza per la mancanza di rispetto verso simboli religiosi cristiani. Le autorità locali hanno ordinato il ritiro del libro dalla circolazione, ma nel frattempo l’immagine aveva iniziato ad essere utilizzata da gruppi religiosi in altre regioni del Paese, provocando la protesta delle comunità cristiane. Chiese di diversa denominazione hanno chiesto alle scuole di ritirare il testo e di boicottare tutti i libri della Skyline Publications, l’editrice sotto accusa. «Quell’immagine – ha riferito all’agenzia Fides padre Joseph Babu, portavoce della Conferenza episcopale cattolica – è inaccettabile e va contro ogni principio di dialogo». C’è molta attenzione per l’evolversi degli eventi in India anche alla Farnesina. In una nota, il ministero degli Esteri dice di guardare «con profonda preoccupazione agli episodi di violazione dei diritti e della dignità delle comunità cristiane». «Sgomento » e critiche al fronte internazionale, che non interviene nelle persecuzioni ai cristiani, è stato espresso anche dai deputati Pdl Maurizio Lupi, Renato Farina, Gabriele Toccafondi, Raffaello Vignali, Antonio Palmieri ed Elena Centemero.