Matteo Renzi è a Beirut per
una visita istituzionale in Libano. Jeans e giacca mimetica, il
premier ha raggiunto in elicottero la base Unifil di
Shama, dove c'è il comando italiano. Ad accompagnarlo il
generale Claudio Graziano, Capo di Stato maggiore della Difesa,
e l'ambasciatore italiano in Libano, Massimo Marotti. Intorno
all'ora di pranzo a Beirut Renzi ha incontrato il primo ministro e
il presidente del Parlamento, poi nel pomeriggio la visita a una
scuola Unicef per rifugiati e al Museo nazionale.
Davanti agli attacchi terroristici
anche in Europa "dobbiamo rispondere lavorando costantemente per
non farci sconfiggere dalla paura in patria ma venendo anche
qui, con la consapevolezza e l'orgoglio di essere italiani" ha detto Renzi ai caschi blu italiani dell'Unifil, la forza di interposizione
dell'Onu nel sud del Libano al confine con Israele. "Questo è un
luogo che ci rende orgogliosi di essere italiani" ha detto il premier ribadendo più volte il grande impegno dei soldati italiani. "Grato e orgoglioso per lo
straordinario lavoro delle donne e degli uomini italiani in
Libano. Buon Natale e grazie per il vostro servizio. Viva
l'Italia" è stato l'augurio rivolto da Renzi ai soldati.
"È un momento molto importante e delicato in questa parte di mondo. L'Europa deve guardare di più e meglio in questa direzione" ha detto il premier Matteo Renzi dopo l'incontro con il primo ministro del Libano Tammam Salam. Il Libano chiede "appoggio
all'Europa ed all'Italia per far fronte all'enorme flusso di
rifugiati siriani" ha detto
Salam aggiungendo che il paese si aspetta uno sviluppo della
cooperazione anche nella lotta al terrorismo, nel settore
economico e nello scambio di tecnologie militari. Un altro ambito individuato dal
primo ministro libanese per lo sviluppo della cooperazione con
l'Italia è quello del petrolio e del gas, dopo la scoperta di
nuovi giacimenti al largo delle coste
libanesi.