"L'Italia sta già tornando, è considerata nel mondo un grande punto di riferimento e talvolta soltanto la nostra tipica tendenza all'autocommiserazione ci impedisce di vedere questo". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un intervento di circa 50 minuti all'università di Nairobi, nel quale ha detto che "se continuerà al ritmo attuale, l'Italia, nei prossimi anni, crescerà in modo significativo". Per questo motivo, ha aggiunto Renzi, è importante continuare con le riforme.
Il premier ha appena concluso una visita di 36 ore in Africa durante la quale ha fatto tappa in Etiopia e in Kenya. "Non siamo più un problema ma la soluzione dei problemi", ha detto ancora Renzi durante la prima tappa del suo viaggio africano ad Addis Abeba dove è arrivato con un giorno di ritardo a causa della trattativa Ue sulla Grecia. Il premier ha incontrato le più alte cariche istituzionali dell'Etiopia ed è intervenuto alla terza conferenza Onu sul finanziamento per lo sviluppo. «La vera sfida - ha detto il premier all'Onu - non è solo salvare vite umane ma creare lavoro qui, dare nuove prospettive di lavoro qui. La gente scappa da una condizione di povertà e persecuzione e noi dobbiamo fare di più, dobbiamo investire nella cooperazione. La missione per l'Europa è creare posti di lavoro per lottare contro la povertà, per dare speranza alle nuove generazioni». L'invito alla conferenza, ha ricordato il premier, era arrivato dal segretario Ban Ki Moon durante l'emergenza immigrazione.
Renzi ha anche promesso di continuare la lotta contro il terrorismo. "Non ci piegheremo al terrorismo", ha detto il presidente del Consiglio ricordando la minaccia delle frange islamiche più estremiste.