Missione diplomatica di Matteo Renzi
nell'est dell'Europa scosso dal conflitto ucraino. A Kiev il
presidente del Consiglio ha incontrato il presidente ucraino,
Petro Poroshenko, a cui ha assicurato che l'Occidente vuole "il
rispetto e l'indipendenza della sovranità dell'Ucraina" e ha
chiesto "il ritorno della pace". In serata l'arrivo a Mosca."È necessario monitorare il
cessate il fuoco, monitorare le frontiere ed è importante" per
questo scopo "la missione Osce", ha detto il premier.
Dopo la conference-call sull'Ucraina di martedì pomeriggio
con gli altri leader occidentali, Renzi è atteso in serata a
Mosca con un duplice obiettivo: "responsabilizzare" la Russia
sia sulla polveriera ucraina che sulla lotta all'Is. Il
tutto in nome delle buone relazioni che storicamente Itala e
Russia hanno sempre avuto.
La visita arriva in un momento delicatissimo, al culmine di
una crisi che non sembra trovare soluzione e dopo l'omicidio di
Boris Nemtsov.
Gli impegni a Mosca. Il ministro degli Esteri russo, Serghei
Lavrov, ha detto all'agenzia Agi di apprezzare l'impegno dell'Italia per la
soluzione pacifica della crisi" e a favore della
"normalizzazione" delle relazioni tra Russia e Ue. Renzi è atterrato a Mosca alle 18.30 locali (le 16.30 in Italia). Stasera solo una cena in ambasciata. Domani Renzi dovrebbe iniziare la sua giornata deponendo dei fiori sul ponte Bolshoi Moskvoretski, dove è stato ucciso l'oppositore Boris Nemtsov. Alle 10 locali (le 8 in Italia) seguirà un incontro con la comunità italiana (oltre 100 aziende invitate), precluso però alla stampa. Alle 12 locali Renzi andrà alla "Casa Bianca", la sede del governo russo sulla Moscova, dove ad attenderlo ci sarà il premier Dmitri Medvedev. Seguirà l'incontro al Cremlino (in formato ristretto e allargato) con il presidente Vladimir Putin, al quale seguirà una conferenza stampa con sole dichiarazioni dei due leader, alle 15.30 locali. In agenda la crisi ucraina, quella libica e siriana, il Medio oriente e rapporti bilaterali.
Ucraina, la fragile tregua. Intanto in Ucraina orientale la tregua rimane fragilissima. Nelle ultime ore, secondo il
governo, un militare di Kiev è stato ucciso e un altro
è rimasto ferito: lo ha reso noto il portavoce dell'esercito
Vladislav Seleznyov, che ha accusato i ribelli filo-russi di
aver aperto il fuoco ben 47 volte in una giornta.L'esercito ucraino e i separatisti continuano a scambiarsi
accuse di ripetute violazioni del cessate il fuoco concordato a
metà febbraio a Minsk. Non solo: secondo Kiev, i ribelli
tengono prigionieri 195 militari ucraini e al governo ucraino
mancano all'appello altri 340 soldati.
Donbass, esplosione in miniera: 33 vittime. Mercoledì manettina, proprio nel Donbass, la zona
controllata dai separatisti, c'è stata un'esplosione in una miniera di carbone: il bilancio ancora non è chiaro, ma
secondo i ribelli ci sono stati 33 vittime e decine di
dispersi. E Kiev ha accusato i separatisti impegnati nei
soccorsi di restringere l'accesso al sito.
Generale Usa: fornire armi a Kiev. In questo quadro, il capo di Stato maggiore della Difesa
statunitense generale Martin Dempsey, per la prima volta ha
detto che è ora di fornire armi alle truppe ucraine affinché
riescano a difendersi dai separatisti filo-russi: "Penso che
dovremmo assolutamente fornire aiuti letali (armi)" a Kiev "nel
contesto Nato", ha detto alla commissione Difesa del Senato.
L'opzione di armare Kiev è ormai da mesi sul tavolo del
presidente Barack Obama che ha già avuto il via libera del
Congresso a maggioranza repubblicana.