Giuseppe Canova, l'italiano di Castione della Presolana (Bergamo) rapito lunedì scorso in Nigeria, stabene: lo riferiscono fonti italiane che stanno trattando per il suo rilascio. In questo momento, proseguono le fonti, si cerca di evitare qualunque intervento di forza da parte della polizia locale. Il posto in cui è tenuto Canova, un artigiano e non un ingegnere come era stato detto in precedenza, dovrebbe essere nelle vicinanze di Abakaliki, la capitale dello Stato di Ebonyi dove è avvenuto il sequestro.In tutta la zona le forze dell'ordine nigeriane hanno organizzato numerosi posti di blocco. Intanto, un portavoce dello Stato di Ebonyi ha dichiarato che sarà fatto "tutto il possible per ottenere presto la sua liberazione". Giuseppe Canova lunedì mattina stava andando al lavoro a bordo della sua automobile, ma sarebbe stato intercettato da un commando armato e costretto a entrare nel bagagliaio dell'automobile dei suoi rapitori. Ieri il ministro degli Esteri Franco Frattini aveva rivolto agli organi di informazione un appello a mantenere il necessario riserbo e ad astenersi dal fornire notizie non verificate, per non intralciare le azioni avviate per la soluzione della vicenda. L'Unità di crisi è attivata ed è in contatto con i familiari del rapito, così come le autorità consolari e l'ambasciata italiana ad Abuja che ha già avuto contatti con le autorità nigeriane.