Dopo essersi riconosciuto colpevole davanti alla Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), il jihadista Ahmad Al Faqi Al Mahdi ha chiesto "perdono" al popolo del Mali: "Domando perdono e chiedo di essere condiderato come un figlio che ha smarrito la propria strada", ha detto il tuareg, aggiungendo di rammaricarsi per "il danno che le mie azioni hanno causato".
È il primo processo all'Aja contro un terrorista jihadista accusato di avere distrutto un patrimonio culturale mondiale. Lui si è riconosciuto colpevole e ha chiesto perdono al popolo del Mali
Si è aperto oggi all'Aia il processo contro il jihadista Ahmad Al Faqi Al Mahdi, che si è dichiarato colpevole di aver distrutto mausolei classificati dall'Unesco patrimonio dell'Umanità a Timbuctù, in Mali. È del primo processo intentato contro un jihadista per la distruzione del patrimonio culturale, il primo legato al conflitto scoppiato nel 2012 in Mali e il primo in cui un imputato si dichiara colpevole davanti alla Corte penale internazionale (Cpi).
Il tuareg Ahmad Al Faqi Al-Mahdi è accusato di "attacchiintenzionalmente diretti" contro nove mausolei di Timbuctù econtro la porta della moschea Sidi Yahia, messi a segno tra il 30giugno e l'11 luglio del 2012. "Attaccare e distruggere siti e simboli culturali e religiosi delle comunità è un attacco alla loro storia - ha detto il procuratore Fatou Bensouda - a nessuna persona che distrugge ciò che incarna l'anima e le radici di un popolo dovrebbe essere consentito di sfuggire alla giustizia".
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