lunedì 6 ottobre 2014
​Il presidente del Kenya si presenterà all'udienza del processo a suo carico. È la prima volta per un capo di Stato in carica.
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Il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, si presenterà, l'8 ottobre, alla prossima udienza del processo a suo carico in corso davanti alla Corte penale internazionale dell'Aja, dove è accusato di crimini contro l'umanità. Sarà la prima volta che un presidente in carica partecipa a un'udienza alla Corte dell'Aja. Il presidente ha sottolineato che andrà all'Aja a titolo personale e non in qualità di capo dello Stato. E davanti al Parlamento ha annunciato che nominerà presidente ad interim, per la durata del suo soggiorno nei Paesi Bassi, il vice William Ruto, per evitare che "venga processata la sovranità di oltre 40 milioni di kenioti". Kenyatta, 52 anni, è accusato di essere responsabile della pulizia etnica avvenuta nel Paese dopo le contestate elezioni del 2007. Per il bagno di sangue che causò 1.200 vittime (e 600.000 profughi), uccise con machete e frecce, finora non è stato incriminato nessuno. Kenyatta, della maggioranza etnica kikuyu, e Ruto, di etnia kalenjin, appartenevano a gruppi rivali e furono accusati di aizzare le opposte gang di sterminatori.Il presidente potrà contestare le accuse, mentre il procuratore ha chiesto altro tempo, ammettendo di non avere prove sufficienti per procedere. La Cpi non ha mai emesso un mandato di cattura nei confronti di Kenyatta e del vicepresidente Ruto, accusato degli stessi crimini, e ha sempre denunciato la mancata collaborazione di Nairobi.
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