sabato 7 giugno 2014
​Il neopresidente si è impegnato dopo il giuramento a tenere unito il Paese. «Kiev Europea»
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Il neopresidente ucraino Petro Poroshenko si è impegnato dopo il giuramento a tenere unito il Paese, pur offrendo una decentralizzazione all'est russofono in rivolta. Ha inoltre rigettato "ogni compromesso" con la Russia sulla Crimea o sull'avvicinamento all'Ue di Kiev. "L'ho detto chiaramente in Normandia" a Vladimir Putin, ha sottolineato: Ho messo in chiaro con Putin che la Crimea resterà ucraina" e che l'Ucraina sceglie la stradadell'Europa.Terrò unita l'Ucraina", ha sottolineato Poroshenko, che si recherà nella regione del Donbass in un "prossimo futuro" ma si terrà lontano da contatti con i miliziani che in quella parte dell'est dell'Ucraina si sono autoprocamati autorità dell'area, in particolare a Sloviansk e Donetsk. Il neo presidente ucraino ha promesso a quelle popolazioni un processo di decentramento del potere ma non "il sogno del federalismo". La lingua ufficiale del Paese, ha detto, sarà l'ucraino ma verrà garantito e tutelato la sviluppo della lingua russa: "Una nuova vita - ha spiegato - significa che non si deve ignorare la volontà popolare e una vita libera significa anche la possibilità di parlare liberamente nel proprio linguaggio nativo". Tra le proposte avanzate per una uscita dalla crisi vi sono l'amnistia e un passaggio sicuro per i miliziani russi che vorranno rientrare in patria. "La garantirò (l'amnistia, ndr.)", ha sottolineato Poroshenko, "a coloro che non si sono macchiati del sangue dei militari e dei civili ucraini e non hanno finanziato il terrorismo. I mercenari russi che vorranno tornare a casa potranno utilizzare un corridoio sicuro: non voglio guerra nè vendette, sebbene i grandi sacrifici fatti dal popolo ucraino io li abbuia ben presenti ai miei occhi. Cerco la pace e l'unità dell'Ucraina, e da qui parto per il mio piano di pace". Quanto al percorso europeo di Kiev, Poroshenko ha auspicato la firma "al più presto" dell'accordo di associazione con Bruxelles, in vista di una "piena membership nell'Unione europea". Poroshenko ha sollecitato nuove elezioni politiche in Ucraina e si è detto pronto a siglare con Mosca un nuovo trattato che sostituisca il Memorandum di Budapest, risalente al 1994. Il nuovo trattato, ha detto, "dovrebbe garantire pace e sicurezza, compreso il sostegno militare in caso di minacce alla nostra integrità territoriale".
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