giovedì 11 settembre 2014
Il campione paralimpico «non colpevole» del reato di omicidio volontario, per il quale la giustizia sudafricana prevede la condanna all'ergastolo.
CHI È Pistorius, una corsa sempre in salita
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Il giudice del processo contro Oscar Pistorius, accusato della morte della sua fidanzata Reeva Steenkamp, ha posticipato a domani mattina la lettura del verdetto. Lo ha fatto al termine di una mattinata in cui ha letto una meticolosa ricostruzione degli eventi, così come emersa dai 41 giorni del processo, e in cui ha escluso il reato di omicidio volontario che l'accusa ascriveva all'imputato. La lunga esposizione è cominciata alle 09.30  ed è andata avanti, con due brevi pause di cinque minuti, fino alle 12.45, il momento dell'interruzione per il pranzo. È poi ripresa, in ritardo, quasi due ore dopo, e trascorsi appena 20 minuti dal suo inizio, la giudice, Thokozile Masipa, ha sospeso la seduta fino a domani mattina. Prima della pausa, la giudice ha dichiarato il campione paralimpico "non colpevole" del reato di omicidio volontario, un reato per il quale la giustizia sudafricana prevede la condanna all'ergastolo. Il giudice però ha stabilito che Pistorius sparò deliberatamente, e non per un incidente, come sostiene il velocista, il che lascia aperta la porta a una condanna per omicidio colposo. Inoltre la giudice ritiene che l'atleta agiti in modo "negligente", perché avrebbe potuto chiedere aiuto invece di prendere un'arma e sparare contro la falsa minaccia percepita, che non era un intruso, ma la sua fidanzata. A suo giudizio, una persona "ragionevole" avrebbe agito in un'altra maniera se avesse temuto la presenza di un ladro in casa, avrebbe cioè chiesto aiuto: l'accusato dunque fece un uso "eccessivo della forza" e non fece tutto il possibile per evitare una morte. Queste considerazione potrebbero portare Masipa a condannare Pistorius per omicidio colposo, un delitto per il quale la giustizia sudafricana non contempla una pena concreta; e quindi il giudice potrebbe decidere la pena basandosi sulle circostanze del caso e i precedenti.
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