Lampi e scie di luce che attraversano a gran velocità il cielo, forti esplosioni da fonti invisibili, finestre in frantumi, allarmi auto e cellulari in tilt. È uno scenario apocalittico quello descritto dai testimoni oculari della pioggia di frammenti cosmici che ha investito oggi gli Urali russi.«Un oggetto ha iniziato a esplodere in aria e poi ha continuato a terra, in una nube nera. La gente pensava fosse cominciata la guerra», racconta un abitante di Emanzhilinske, 50 chilometri da Cheliabinsk, interpellato dall'agenzia Interfax. A Chelyabinsk l'aria, riferiscono i residenti, odorava di polvere da sparo; all'alba vedono cadere un oggetto luminoso incandescente verde, simile a un petardo, con una lunghissima scia. Come la traccia di un jet a rovescio, o «una palla di fuoco», nota una donna intervistata da Itar-Tass. Nel distretto Leninsky alle 9.30 del mattino si sente un boato terribile: «Mi sono svegliata di soprassalto, in un primo momento pensavo fosse caduto un aereo».Oltre al grande spavento e ai danni agli edifici (circa 3mila quelli lesionati) si sono registrati un migliaio di feriti e circa 500 persone si sono rivolte agli ospedali per l'inattesa pioggia di frammenti di meteoriti. Tra questi 82 bambini, di cui due in terapia intensiva, e 112 ricoverati. La maggioranza dei feriti - nessuno grave - è stata colpita dai vetri delle finestre infranti dall'impatto. Chiuse scuole e asili nella regione. Il fenomeno è stato registrato anche a Tyumen, Kurgan, Sverdlovsk e nel Nord del Kazakhstan. Inviati sul posto 10mila agenti di polizia e 20mila uomini della Protezione Civile.Una pioggia tanto inattesa che il presidente Vladimir Putin, impegnato nel G20 a Mosca, si è detto preoccupato criticando velatamente i sistemi di allerta «non del tutto efficaci», e chiedendo alle autorità di fornire maggiore aiuto ai cittadini. Mentre il premier Dmitri Medvedev dal Forum Economico di Krasnoyarsk ha commentato: «È la prova che non solo l'economia è vulnerabile, ma l'intero pianeta». Secondo l'Accademia delle Scienze russa, la massa del meteorite era di circa 10 tonnellate: è entrato nell'atmosfera alla velocità di 15-20 chilometri al secondo, e si è distrutto all'altezza di 30-50 chilometri. Tre schegge sono già state individuate, annuncia il ministero degli Interni, nei distretti circostanti di Chebarkul e di Zlatust. Panico tra i malcapitati, alcuni dei quali hanno temuto una "fine del mondo" in ritardo sul calendario Maya; ma anche ironia sul web. Non mancano le teorie del complotto: per il leader nazionalista Vladimir Zhirinovski non di meteoriti si tratta, ma del collaudo di una nuova arma realizzato dagli americani, «provocatori guerrafondai».CUBA: ESPLODE CORPO CELESTE NEL CENTRO DELL'ISOLAResidenti di una località nella regione centrale di Cuba hanno dichiarato aver visto un oggetto che cadeva dal cielo e che è esploso con un grande fragore, che ha fatto tremare le case del posto: lo si apprende da testimonianze raccolte dalla televisione locale. In un servizio diffuso questa mattina da Rodas, comune della provincia di Cienfuegos, i testimoni hanno descritto una luce molto intensa che è arrivata ad avere dimensioni importanti, paragonabili a quelle di un autobus, prima di esplodere in cielo."Intorno alle otto di sera di mercoledì (le 2 del mattino di ieri in Italia, ndr) ho visto una luce che si muoveva nel cielo fino a trasformarsi in una fiamma molto grande, più grande del sole, e tre o quattro minuti dopo abbiamo sentito un'esplosione", ha detto uno dei testimoni intervistati dalla tv. Marcos Rodriguez, un residente nella regione presentato come un esperto, ha sostenuto da parte sua che "tutto sembra indicare che si è trattato di un bolide, cioé un frammento di pietra e metalli che entra a gran velocità nell'atmosfera terrestre". Specialisti cubani stanno esaminando la zona di Rodas alla ricerca di possibili resti minerali caduti dal cielo, ha aggiunto l'emittente tv.
Lampi, scie di luce e forti esplosioni in alcune località degli Urali. Un meteorite di circa 10 tonnellate è entrato in contatto con l'atmosfera frantumandosi. Danneggiati circa 3mila edifici e 112 persone sono ancora ricoverate.
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