La denuncia presentata da alcuni avvocati statunitensi a nome di una vittima di abusi contro il Papa e i cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone, rispettivamente ex ed attuale segretario di Stato vaticano, è «del tutto priva di fondamento». La sala stampa della Santa Sede ha diffuso questa mattina una nota sulla vicenda, rinviando ad una dichiarazione rilasciata dall'avvocato del Vaticano J. S. Lena negli Stati Uniti ieri sera, a tarda notte in Italia.«Mentre le vittime di abusi hanno intentato cause legittime, questa non è una causa legittima. Al contrario, questo processo rappresenta un tentativo di usare tragici avvenimenti come una piattaforma per un attacco più ampio», mirando a rappresentare «la Chiesa cattolica come una "azienda commerciale" diffusa in tutto il mondo». È quanto ricorda oggi la Sala Stampa vaticana rinviando alla dichiarazione rilasciata dall'avvocato Jeffrey S.Lena, incaricato di difendere la Santa Sede negli Stati Uniti, in riferimento alla denuncia che avvocati degli Stati Uniti hanno deposto presso un Tribunale federale di Milwaukee, a nome di una vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote. «Il caso contro la Santa Sede e i suoi officiali è completamente senza fondamento. La maggior parte del contenuto della denuncia rimaneggia antiche teorie già respinte dai tribunali statunitensi. Riguardo a p.Murphy, la Santa Sede e i suoi officiali ignoravano i suoi crimini», al tempo in cui l'abuso era stato perpetrato, e «non hanno avuto nessun ruolo nel causare le offese al querelante». Secondo l'avvocato, «la causa è semplicemente l'ultimo tentativo da parte di certi avvocati statunitensi di usare processi giudiziari come uno strumento per i rapporti con i media». «Se necessario, risponderemo più esaustivamente a questa denuncia in tribunale».