Il Primo Ministro Singh ha apprezzato la decisione presa dal governo italiano e dai due militari - dopo le assicurazioni fornite dalle autorità indiane - di rispettare l'impegno al rientro in India al termine della licenza per le elezioni.
Il comunicato prosegue sottolineando che «nel colloquio telefonico si è quindi convenuto, al più alto livello politico, che tale responsabile decisione da parte italiana contribuirà a rendere più sollecita una positiva soluzione del caso». Il Primo Ministro Singh, per parte sua «ha ribadito quanto già chiarito da parte indiana, ovvero che il caso non rientra fra quelli che possono comportare la pena di morte, e ha espresso la convinzione che il tribunale speciale sarà costituito in tempi brevi, e che anche l’intero procedimento potrà essere concluso rapidamente».
Il testo si conclude con la nota che «i due Capi di Governo hanno concordato di rimanere in stretto contatto per sviluppare il dialogo positivamente avviato».