Torna a scatenarsi la furia dei talebani contro la campagna anti polio in Pakistan, fondamentale per sradicare questa terribile malattia. A finire nel mirino sono stati oggi 11 insegnanti, sequestrati dai fondamentalisti in una scuola dove si somministravano i vaccini ai bambini. L'episodio, l'ennesimo di una lunga scia di violenze contro gli operatori sanitari, è avvenuto nel distretto di Khyber, vicino al confine afghano, dove di recente c'è stata una recrudescenza del contagio con 16 nuovi casi quest'anno. Il Pakistan è uno dei pochi Paesi al mondo, oltre ad Afghanistan e Nigeria, dove non è ancora stata sradicata la poliomielite, tornata di recente a far capolino pure in Siria.Le vaccinazioni sono fortemente osteggiate dai gruppi di talebani che controllano il nord ovest e che non hanno mai dimenticato che ad identificare Osama bin Laden nel suo covo di Abbottabad, a nord di Islamabad, fu proprio un team anti poliomielite guidato dal medico Shakeel Afridi sospettato di lavorare per la Cia. Dopo la condanna a 33 anni di prigione del presunto 'delatore', contro il dottor Afridi si è aggiunta oggiuna nuova denuncia presentata alla giustizia pachistana dalla madre di un ragazzo morto sotto i ferri per una operazione di appendicite eseguita nel 2007 nella sua clinica privata della Khyber Agency. Il medico è stato incriminato per omicidio e truffa, in quanto gli viene negata la qualifica di chirurgo. Ma potrebbe essere una vendetta nei confronti di un uomo bollato in ambienti islamici del Paese come un "traditore". Il luogo del rapimento degli insegnanti, impiegati in una scuola privata dove era appena terminata la somministrazione dei vaccini, è situato nell'area di Bara, una delle più turbolente del Pakistan, dove i talebani avevano messo al bando la vaccinazione e minacciato di morte i volontari impegnati nelle campagne sanitarie condotte insieme con l'Onu. Secondo quanto si è appreso, il sequestro è avvenuto al termine dei tre giorni di attività mediche, quando gli addetti sanitari e la loro scorta armata erano partiti. Finora non è giunta alcuna rivendicazione, ma si sospetta che dietro l'incursione ci sia Lashkar-e-Islam, sigla che appoggia i talebani. Potrebbero essere stati portati in una località controllata dai militanti, inaccessibile alle autorità. Da quando è partita la campagna antipolio nel 2012, ben 22 persone sono state uccise dai jihadisti. L'ultimo caso di violenza è dello scorso maggio, quando vicino a Peshawar un commando armato aveva aperto il fuoco contro due volontarie che stavano somministrando il vaccino ad alcuni bambini uccidendone una sul colpo e ferendone gravemente la seconda. Secondo dati diffusi il 24 ottobre in occasione del "World Polio Day 2013", indetto dall'Onu, da gennaio sono stati segnalati in Pakistan 49 casi di malattia, un numero superiore a quello dello stesso periodo del 2012. Di questi, ben 43 sono censiti nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa e soprattutto nei territori tribali (Fata) dove tradizioni e militanza sono più forti. Lo scorso anno il comandante Hafiz Gul Bahadar, che guida una fazione dei talebani del Nord Waziristan, aveva vietato le vaccinazioni per protesta contro i raid dei droni (aerei senzapilota) americani diretti contro i covi di sospetti terroristi, ma che spesso colpiscono accidentalmente bersagli civili.