Non si ferma l’escalation di attacchi da parte dei taleban in Pakistan, in quella che sembra sempre più una strategia volta a destabilizzare il Paese. Stavolta sono state la polizia e le forze di sicurezza sotto attacco: 39 i morti, tra cui alcuni bambini. A Khoat, nel nord-ovest del Paese, un kamikaze si è fatto esplodere a bordo di un'autobomba nei pressi di un posto di blocco: undici le vittime, tra cui alcuni scolari e tre poliziotti. A Lahore, nel nord-est, i terroristi hanno attaccato una scuola di polizia, un centro di addestramento delle forze speciali e gli uffici del controspionaggio; il bilancio è di 21 morti, tra cui 9 agenti e almeno quattro terroristi. Le forze di sicurezza pachistane, ha detto il capo della polizia di Lahore, Pervez Rathor, "controllano oraappieno" la situazione. Il commando di assalitori era composto da più di 20 persone, tra cui almeno tre donne. Bedian, alle porte di Lahore, è stato l'ultimo fronte ad essere risolto dalle forze di sicurezza. Un imprecisato numero di feriti è stato trasportato in un vicino ospedale, dove è ricoverato anche un terrorista. A Manawan un commando è entrato nell'accademia di polizia lanciando granate, mentre due assalitori facevano esplodere le cariche di dinamite che avevano addosso. Terroristi e agenti hanno ingaggiato un conflitto a fuoco durato un paio d'ore.
L'escalation. Da giorni ormai il Pakistan è nella morsa dei terroristi, che hanno sferrato nel paese un’impressionante ondata di attacchi. L'8 ottobre i taleban hanno colpito a Kabul: nel mirino è finita l’ambasciata indiana. Un kamikaze si è lanciato a bordo di un’auto carica di esplosivo contro una delle entrate dell’edificio, provocando 17 vittime. Il 9 ottobre un kamikaze si è fatto esplodere nella sua auto imbottita con 100 chili di esplosivo al passaggio di un autobus a Peshawar: 50 le vittime. Il 10 ottobre un gruppo di taleban ha assaltato il quartier generale dell’esercito a Rawalpindi, asserragliandosi in un edificio con degli ostaggi. Alla fine, dopo il blitz delle teste di cuoio, si sono contati almeno 20 morti. E ancora lunedì è toccato alla zona al confine con l’Afghanistan: un kamikaze si è lanciato contro un veicolo militare pachistano in transito vicino ad un mercato ad Alpuri, capoluogo del distretto di Shangla confinante con la Valle dello Swat, facendosi quindi esplodere e provocando almeno 41 morti e decine di feriti.