Un uomo si ripara dalla pioggia dei monsoni a Karachi in Pakistan - Ansa
È di almeno 77 morti il bilancio delle vittime delle forti piogge e inondazioni che hanno colpito il Pakistan. "Almeno 77 persone hanno perso la vita durante il periodo dei monsoni iniziato il 14 giugno", ha detto il ministro per i cambiamenti climatici Sherry Rehman. Vi sarebbero anche dei bambini tra le vittime secondo "Dawn", il più diffuso giornale pachistano in lingua inglese, che ha scritto della tragedia: "E' solo l'inizio, dobbiamo prepararci".
La zona più colpita è la provincia sudoccidentale del Belucistan dove si contano almeno 39 vittime, la maggior parte nel capoluogo Quetta. In città - secondo Younis Aziz Mengal, portavoce dell'ente provinciale per la gestione delle calamità naturali, citato dall'agenzia Dpa - si registrano danni in più di 300 case. Nel distretto di Quetta è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Secondo il Dipartimento meteorologico pachistano nelle prossime 48 ore sono previste altre piogge e temporali in Belucistan.
Auto e pedoni a galla in una strada inondata di Karachi in Pakistan - Ansa
Il direttore generale dell'Autorità provinciale per la gestione dei disastri, Naseer Ahmad Nasar, ha dichiarato che il numero dei morti potrebbe aumentare perché molte vittime non sono ancora state ritrovate e potrebbero essere disperse in aree remote. "Abbiamo avuto anche molti episodi di feriti per le forti pioggie", ha dichiarato Nasar.
Tra i morti di Quetta, secondo il quotidiano locale "Hindu", vi sarebbero anche sei donne appartenenti alla stessa famiglia, uccise quando il muro della baracca di fortuna nella quale vivevano è crollato per la pioggia e i forti venti. Altre due donne rimaste ferite sono morte perché nessuno è stato in grado di trasportarle in ospedale. Tre donne e quattro bambini sono morti quando le abitazioni nelle quali si trovavano, nei sobborghi di Quetta, sono crollate. Sono stati anche ritrovati i corpi di due ragazze, affogate in un laghetto nell'area di Bhosa Mandi, mentre due donne sono state uccise nell'area di Dasht, nel distretto di Mastung, quando un muro della loro casa è crollato.
Ogni anno le inondazioni provocate dai monsoni uccidono centinaia di persone in Asia.
Anche Mumbai, la capitale economica dell'India, è rimasta paralizzata martedi per l'intensità delle piogge monsoniche. Mentre vaste aree della città e delle zone circostanti restano inondate dall'acqua. il Dipartimento meteorologico indiano ha lanciato un'allerta arancione prevedendo piogge ancora più intense per i prossimi cinque giorni.
Squadre delle forze di primo intervento sui disastri naturali sono state inviate nella metropoli come misura precauzionale. Il neoeletto governatore dello stato, Eknath Shinde, ha visitato il Centro che gestisce gli interventi per una supervisione delle
operazioni di salvataggio di numerose persone intrappolate nelle acque fetide straripate dalle fognature e nel fango che ha
invaso le strade.
Una famiglia in motocicletta sotto la pioggia dei monsoni a Karachi in Pakistan - Ansa
Nel distretto di Thane migliaia di residenti sono stati costretti ad abbandonare le case allagate e a trasferirsi in rifugi di emergenza. Seri problemi vi sono stati anche per i milioni di pendolari che, ogni giorno, si dirigono per lavoro verso il centro di Mumbai, dopo la cancellazione di decine di treni della fitta rete metropolitana di trasporti pubblici.
Le piogge monsoniche in questa stagione dell'anno sono normali e anche provvidenziali per i milioni di contadini indiani che
dipendono dal meteo per le loro coltivazioni, ma ogni anno gli abitanti di Mumbai affrontano gli stessi disagi per il mancato
adeguamento della rete fognaria, ormai antiquata, e per l'incessante aumento dei nuovi edifici, costruiti spesso senza
alcun rispetto delle più elementari nome edilizie in materia di scarichi e connessioni fognarie.
Le piogge monsoniche continueranno anche nelle prossime settimane in Pakistan - Ansa