domenica 13 aprile 2025
Alla fine della Messa, Francesco è arrivato per un saluto ai fedeli presenti alla Messa celebrata da Sandri. Poi in Basilica prega davanti alla tomba di Benedetto XV. All'Angelus pensiero per la pace
Il Papa in piazza San Pietro ha augurato una «buona Settimana santa»
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«Buona Domenica delle Palme, buona Settimana Santa». È l'augurio di Papa Francesco ai 20mila fedeli presenti in piazza San Pietro e a tutto il mondo. Il Pontefice è arrivato in carrozzina alle 11,46, quando il cardinale Leonardo Sandri che aveva presieduto la messa delle Palme a suo nome, aveva appena dato la benedizione finale. C'era in tutti la speranza di vederlo nuovamente, dopo le recenti uscite pubbliche a sorpresa, e così è stato.

Francesco, che in questa occasione non aveva neanche le cannule per l'ossigeno nel naso, ha pronunciato con voce leggermente rauca ma ferma il suo augurio davanti all'altare, poi ha salutato i cardinali passando accanto all'inginocchiatoio che delimitava il settore loro riservato, quindi ha attraversato la folla dei fedeli sul sagrato della Basilica, intrattenendosi anche con alcuni bambini e scambiando alcune parole con un gruppo di suore. Infine è rientrato in Basilica per fare riorno a Casa Santa Marta. In tutto la sua presenza in piazza è durata una decina di minuti, conditi dalla grande gioia dai fedeli e dai lunghi applausi con cui è stato accolto e accompagnato lungo il tragitto.

La Sala Stampa della Santa Sede ha successivamente diffuso un video in cui si vede papa Francesco, che una volta rientrato in Basilica, si ferma brevemente in preghiera davanti all'Altare della Confessione, e riceve poi l'omaggio da parte di un papà con la sua bambina che hanno in mano le palme benedette. Il Papa va quindi a pregare anche davanti al monumento dedicato a Benedetto XV, il Papa che definì la I Guerra Mondiale «un'inutile strage» (e infatti ancora una volta, all'Angelus, Francesco invoca la pace). Infine all'uscita dalla Porta della Preghiera della Basilica (quella che sta proprio di fonte all'ingresso di Casa Santa Marta, il Pontefice trova ad attenderlo il cardinale Luis Antonio Tagle, Pro Prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, che lo saluta calorosamente.

Il Papa oggi in piazza San Pietro per la celebrazione delle Palme

Il Papa oggi in piazza San Pietro per la celebrazione delle Palme - Reuters

Per la seconda domenica consecutiva, dunque, Francesco si è mostrato ai fedeli riuniti per la celebrazione in piazza San Pietro. Domenica scorsa era stata la prima volta dopo il ritorno dall'ospedale a Casa Santa Marta e in quell'occasione era in corso il Giubileo degli ammalati e del mondo della Sanità. Nel corso della Settimana appena conclusa, poi, il Pontefice si è mostrato altre tre volte. Con un fotografia scattata al momento di ricevere Re Carlo III e la Regina Camilla, mercoledì scorso; nella sortita a sorpresa nella Basilica di San Pietro di giovedì; e ieri, sabato, a Santa Maria Maggiore dove ha pregato davanti all'icona mariana della Salus Populi Romani.

Nel testo dell'Angelus, poi, distribuito per iscritto dalla Sala Stampa della Santa Sede, Francesco ringrazia per le preghiere ricevute, prega per la pace, e invita i fedeli a vivere i propri dolori affidandosi all'abbraccio del Padre, come fece Gesù.

«Tutti abbiamo dolori, fisici o morali - ricorda il Pontefice -, e la fede ci aiuta a non cedere alla disperazione, non chiuderci nell’amarezza, ma ad affrontarli sentendoci avvolti, come Gesù, dall’abbraccio provvidente e misericordioso del Padre». Un pensiero che deriva a papa Bergoglio anche dall'esperienza personale. «Vi ringrazio tanto per le vostre preghiere - si legge nel testo dell'Angelus -. In questo momento di debolezza fisica mi aiutano a sentire ancora di più la vicinanza, la compassione e la tenerezza di Dio. Anch’io prego per voi, e vi chiedo di affidare con me al Signore tutti i sofferenti, specialmente chi è colpito dalla guerra, dalla povertà o dai disastri naturali. In particolare, Dio accolga nella sua pace le vittime del crollo di un locale a Santo Domingo, e conforti i loro familiari».

Francesco sottolinea poi che «il 15 aprile ricorrerà il secondo triste anniversario dell’inizio del conflitto in Sudan, con migliaia di morti e milioni di famiglie costrette ad abbandonare le proprie case. La sofferenza dei bambini, delle donne e delle persone vulnerabili grida al cielo e ci implora di agire. Rinnovo il mio appello alle parti coinvolte - scrive il Papa -, affinché pongano fine alle violenze e intraprendano percorsi di dialogo, e alla Comunità internazionale, perché non manchino gli aiuti essenziali alle popolazioni».

Viene ricordato anche il Libano, «dove cinquant’anni fa cominciò la tragica guerra civile: con l’aiuto di Dio - auspica il Pontefice - possa vivere in pace e prosperità. Venga finalmente la pace nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar, Sud Sudan. Maria, Madre Addolorata, ci ottenga questa grazia e ci aiuti a vivere con fede la Settimana Santa», conclude il Vescovo di Roma.

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