
La celebrazione della Domenica delle Palme in piazza San Pietro - ANSA
Nella storia della salvezza, «nessuno è straniero, nessuno è estraneo». E come Simone di Cirene, che si accollò la croce di Gesù, tutti siamo chiamati a prepararci «alla Pasqua del Signore diventando cirenei gli uni per gli altri». Lo ha scritto il Papa nell'omelia preparata per la Domenica delle Palme e letta, durante la celebrazione in piazza San Pietro gremita da oltre 20mila fedeli con rami di palme e ulivi, dal cardinale Leonardo Sandri, vice decano del Collegio cardinalizio e suo delegato per questa solenne occasione che apre di fatto la Settimana Santa.
«Seguiamo allora il passo di Simone - scrive il Pontefice -, perché ci insegna che Gesù viene incontro a tutti, in qualsiasi situazione. Quando vediamo la moltitudine di uomini e donne che odio e violenza gettano sulla via del Calvario, ricordiamoci che Dio trasforma questa via in luogo di redenzione, perché l’ha percorsa dando la sua vita per noi». Francesco nota: «Quanti cirenei portano la croce di Cristo! Li riconosciamo? Vediamo il Signore nei loro volti, straziati dalla guerra e dalla miseria? Davanti all’atroce ingiustizia del male, portare la croce di Cristo non è mai vano, anzi, è la maniera più concreta di condividere il suo amore salvifico». In tal modo, prosegue il testo, «la passione di Gesù diventa compassione quando tendiamo la mano a chi non ce la fa più, quando solleviamo chi è caduto, quando abbracciamo chi è sconfortato. Fratelli, sorelle, per sperimentare questo grande miracolo della misericordia, scegliamo lungo la Settimana Santa come portare la croce: non al collo, ma nel cuore. Non solo la nostra, ma anche quella di chi soffre accanto a noi; magari di quella persona sconosciuta che il caso – ma è proprio un caso? – ci ha fatto incontrare». Infine il Papa invita a riflettere. Ricordando che il Cireneo portò la croce di Gesù «non per scelta, ma per costrizione», ha chiesto se anche noi nel portare le nostre croci «sentiamo rabbia o pietà, tristezza o fastidio».

La Benedizione delle palme e degli ulivi in piazza San Pietro da parte del cardinale Leonardo Sandri - Reuters
La messa è iniziata con la processione dei concelebranti cardinali e vescovi (36 e 30 rispettivamente, oltre a 300 sacerdoti rimasti ai loro posti) che dal sagrato ha raggiunto l'obelisco al centro della piazza. Là il cardinale Sandri ha benedetto i 200.000 ramoscelli di ulivo e le 150 palme forniti dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio della Regione Lazio ed è stato proclamato il brano del Vangelo che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme. I cardinali e i vescovi, sempre in processione, sono poi ritornati sul sagrato della Basilica dove c'è l'altare della celebrazione, che è proseguita con la liturgia della Parola e la Lettura del Passione di Gesù, e quindi con la liturgia eucaristica.