È prevista per domani in
Pakistan l'esecuzione di un detenuto disabile, il 43enne pachistano
Abdul Basit, paralizzato dalla vita in giù e condannato nel 2009 alla
pena di morte per impiccagione per aver ucciso un uomo. Lo rende noto
Amnesty International, che accusa Islamabad di stare per entrare
"vergognosamente tra i peggiori giustizieri al mondo". L'esecuzione
di Basit è già stata rinviata molte volte in quanto non esistono procedure per coloro che non possono stare in piedi sul patibolo.
L'uomo si trova nel carcere
centrale di Faisalabad, nella provincia orientale del Punjab. Secondo Amnesty, ha perso l'uso delle gambe in seguito a una meningite a causa delle condizioni disumane del penitenziario.
La Commissione del Pakistan per i diritti umani ha scritto al primo
ministro Nawaz Sharif per chiedere che l'esecuzione venga evitata. La scorsa settimana la madre aveva chiesto al presidente e al premier di intervenire concedendo una grazia che si basi su presupposti medici e umanitari. Amnesty ha documentato 299 esecuzioni in Pakistan da quando è stata
revocato la moratoria sulla pena di morte dopo la
strage condotta daitaleban in una scuola di Peshawar nel dicembre dello scorso anno.
Solo a ottobre sono state eseguite 45 condanne a morte, ha reso
noto Amnesty.