mercoledì 13 maggio 2015
Strage di sciiti: dieci uomini a bordo di motociclette hanno aperto il fuoco contro un autobus a Karachi. Oltre 40 i morti, almeno 25 i feriti tra cui molti bambini.
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​Circa 10 uomini armati a bordo di motociclette hanno aperto il fuoco contro un autobus che trasportava membri della minoranza sciita nella città di Karachi, nel sud del Pakistan, e il bilancio è di almeno 41 morti. Lo riferisce un responsabile della polizia di Karachi, Afzal Nadeem Dogar. Islamabad (Pakistan).La fonte precisa che le vittime sono 25 uomini e 16 donne e che ci sono anche 25 feriti, tra cui diversi bambini.La rivendicazione: Is o talebani. Lo Stato Islamico (Is) ha rivendicato la strage con un volantino trovato dalla polizia sul luogo dell'attacco terroristico. Il messaggio scritto in urdu, di cui l'agenzia Ansa ha preso visione, annuncia che l'attacco "è stato compiuto per vendetta" ("Qisas").Secondo alcuni esperti che non credono ad una presenza dell'Is in Pakistan, si tratta però di un falso volantino lasciato sul posto per sviare le indagini. In mattinata i talebani del principale gruppo armato pachistano del Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp) avevano rivendicato l'attentato. «Un attacco settario». L'autobus "si stava dirigendo verso un centro della comunità ismailita", che appartiene al ramo sciita dell'islam, spiega il responsabile di polizia, aggiungendo che "si tratta di un attacco di carattere settario". Secondo una fonte di polizia citata dal quotidiano pakistano Express Tribune, l'autobus poteva trasportare 52 passeggeri ma in realtà era sovraccarico. I feriti sono stati trasferiti negli ospedali più vicini, dove è stata dichiarata una situazione di emergenza.

Secondo quanto emerge dal racconto di testimoni, citati dai media locali, prima gli assalitori hanno circondato l'autobus aprendo il fuoco e poi alcuni dei terroristi sono entrati nel veicolo per uccidere le persone che erano ancora rimaste in vita.Il premier condanna. Il premier Nawaz Sharif ha condannato l'attacco, annunciando un'indagine e porgendo le condoglianze ai familiari delle vittime. Gli sciiti in Pakistan, minoranza nel mirino. Quest'anno numerosi attentati hanno preso di mira moschee sciite. Fra queste una a Shikarpur, nel sud del Pakistan, in cui 55 persone sono morte e altre 50 circa sono rimaste ferite.Gli attentati di carattere settario in Pakistan, soprattutto contro la minoranza sciita che rappresenta circa il 20% della popolazione, sono aumentati negli ultimi anni, con l'inasprirsi della violenza terrorista da fine 2012. A giugno 2013 un attentato vicino a un centro di preghiera a Quetta, nell'ovest del Pakistan, ha provocato 30 morti e 60 feriti, mentre all'inizio del 2014 tre massacri in quartieri sciiti di Quetta e Karachi hanno causato oltre 250 morti.

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