Almeno 16 morti, fra cui un bimbo di 1 anno e mezzo, oltre 100 feriti di cui una sessantina in condizioni critiche: è il bilancio di un attentato compiuto stamane da uno o più kamikaze, e che ha devastato il mercato principale di Vladikavkaz, la capitale dell'Ossezia del nord (Caucaso), seminando distruzione tra una fitta folla di avventori. Il presidente russo Dmitri Medvedev ha giurato di voler «trovare e punire i terroristi, fino ad annientarli se cercheranno di resistere». E il premier Vladimir Putin ha tacciato i guerriglieri musulmani di essere «gente senza anima nè cuore», che Mosca deve «combattere anche con l'aiuto dell'Islam», la religione più diffusa nel Caucaso.La strage odierna è stata la più terribile per l'Ossezia del nord dal settembre del 2004, quando la cittadina di Beslan, vicino a Vladikavkaz, venne devastata dall'assalto contro una scuola attuato dai terroristi islamici. Alle 11:20 locali di oggi, le 09:20 italiane, un'automobile Volga 3102 è esplosa all'entrata del mercato con a bordo almeno due persone, seminando tutt'intorno, assieme al fuoco, chiodi e pezzi di metallo e lamiere. Non è chiaro se solo un kamikaze abbia scelto la morte assieme alla gente che si trovava fra i banchi: stando agli inquirenti, la macchina aveva oltrepassato 20 minuti prima la frontiera fra Inguscezia e Ossezia del nord, con a bordo una sola persona, un certo Arciev secondo la polizia. Il proprietario della Volga è stato interrogato: ma afferma di aver venduto proprio ieri, in Inguscezia, l'automobile a uno sconosciuto. L'esplosione è stata fortissima: «I vetri delle nostre finestre sono crollati come pioggia» ha raccontato una donna alle tv russe. «Per fortuna, i venditori del mercatohanno soccorso i feriti portandoli via sui carrelli della frutta - ha detto un uomo - e hanno potuto salvarli». L'ordigno esploso misurava dai 30 ai 40 kg di tritolo; un'altra bomba era stata messa accanto al mercato, pronta a esplodere a sua volta, ma gli inquirenti sono riusciti a identificarla e a disinnescarla. Si scava ancora sotto le macerie di diversi negozi, mentre il governo osseto ha indettoper domani il lutto nazionale. Le autorità hanno stanziato l'equivalente di 25.000 euro per ogni famiglia delle persone uccise. Un aereo della protezione civile ha portato da Mosca una equipe di psicologi, per aiutare i feriti. Scuole e mercati restano chiusi per la paura di altri possibili attentati. Dall'Inguscezia, il presidente Iunus-Bek Ievkuron ha mandato un telegramma al collega nord osseto Taimuraz Mamsurov, peresprimere le sue condoglianze e affermare che «i terroristi non riusciranno a destabilizzare la situazione nel Caucaso». La regione è in tumulto dal marzo di quest'anno, quando altri terroristi inviarono delle donne kamikaze a Mosca per far saltare le stazioni di due metropolitane nel centro della capitale, causando la morte di 40 persone. Una guerra generalizzata da parte di alcune forze radicali islamiche provoca quasi ogni giorno uccisioni fra agenti, giudici,autorità e semplici cittadini.