La leader dell'opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, stamani ha ricevuto formalmente, in una cerimonia affollatissima ad Oslo, il premio Nobel per la pace che le era stato conferito nel 1991, quando si trovava agli arresti sotto il regime militare del suo Paese.Nel discorso di ringraziamento, Aung San Suu Kyi, ha sottolineato che la strada verso una piena libertà politica è ancora lunga per la Birmania. "Le ostilità non sono cessate nel Nord e anche nelle zone occidentali le violenze proseguono", ha spiegato il premio Nobel, nel suo primo viaggio all'estero da 25 anni a questa parte.Suu Kyi, figlia del generale Aung San, eroe dell'indipendenza birmana assassinato da avversari politici, ha messo in guardia da eccessi di ottimismo sulle trasformazioni in corso nel suo Paese, dove un governo aperto parzialmente ai civili continua a tenere in carcere molti oppositori politici. "Ci sono ancora tanti detenuti in Birmania e abbiamo paura che il mondo si scordi di loro, dopo che i più noti sono stati rilasciati", ha aggiunto Suu Kyi, 66 anni. Ieri, il premio Nobel era arrivata a Oslo dalla Svizzera ed era stata accolta da una folla in tripudio con balli e danze.