Foto Oxfam
"L'esodo dalla Siria è il più alto registrato dal 1992, quando
il numero di rifugiati dall'Afghanistan toccò la cifra
sbalorditiva di 4,6 milioni - si legge nella nota dell'Unhcr - in
realtà la cifra è anche più alta, perchè non comprende le oltre
270.000 richieste di asilo presentate dai siriani in Europa e i
migliaia di siriani non ricollocati nei Paesi vicini".
In assenza di una prospettiva di pace in Siria, a questo ritmo
il numero dei rifugiati siriani potrebbe toccare i 4,27 milioni
entro la fine del 2015.
Foto OxfamPer far fronte a tale situazione,
l'Unhcr ha stimato in oltre 5 miliardi di dollari i fondi
necessari per il 2015, riferendo di aver ricevuto finora solo il
24% di tale importo. "Questo significa che i rifugiati si
troveranno ad affrontare nuove riduzioni degli aiuti alimentari e
a lottare per permettersi servizi medici salvavita o per mandare
i propri figli a scuola", ha ammonito l'agenzia dell'Onu. E "la
vita per i siriani in esilio è sempre più dura: circa l'86% dei
rifugiai che non sono nei campi in Giordania vive con meno di 3,2
dollari al giorno, sotto la soglia di povertà, mentre in Libano
il 55% dei rifugiati vive in rifugi di fortuna".
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Intanto i Paesi confinanti più direttamente interessati dai
flussi di profughi - Turchia e Giordania - pensano a una "fascia
di sicurezza" tra i loro confini e la Siria, che permetta di
contenere la minaccia dell'Isis e anche di allestire strutture
per chi fugge dal Paese in guerra. In realtà nel caso della
Turchia, l'idea di un cuscinetto lungo la frontiera con la Siria
denuncia i timori di un rafforzamento curdo nell'area, che
finisca per rilanciare il progetto di uno Stato curdo
indipendente.
Foto OxfamOxfam: urgenti maggior aiuti per i Paesi ospitanti
Oxfam lancia un appello alla comunità internazionale perché si faccia fronte al più presto ai bisogni crescenti di un “intero popolo” in fuga dal conflitto data soprattutto la pressione demografica che sta portando al collasso i Paesi ospitanti.
"E’ necessario che la comunità internazionale porti a 8,4 miliardi di dollari gli stanziamenti per soccorrere i profughi", afferma il responsabile emergenze umanitarie di Oxfam Italia", Riccardo Sansone. "È la misura minima d’intervento per garantire l’erogazione di servizi sanitari e scolastici nei Paesi vicini alla Siria, che si stanno accollando gran parte dell’accoglienza degli oltre quattro milioni di rifugiati. Un impegno inferiore significherebbe abbandonare al suo destino il popolo siriano e le comunità, spesso molto povere, che accolgono i rifugiati".
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