L'iniziativa si renderebbe sempre più necessaria di fronte
alla previsione di nuovi arrivi sulle coste europee, a partire
da quelle italiane. Il timore, espresso al Guardian da Vincent
Cochetel, direttore per l'Europa dell'Unhcr, è infatti che i
Paesi europei non siano preparati "quando riprenderanno gli
arrivi dei barconi su larga scala ad aprile" nonostante le
lezioni apprese l'anno scorso. "Più di due terzi di quanti
sbarcati in Italia sono andati via senza aver lasciato le
impronte digitali o una corretta identificazione", ha aggiunto.
"In un momento di crescente preoccupazione per la sicurezza dei
movimenti dalla Libia questa situazione è anormale. Non tutti
quelli che dicono di essere siriani o palestinesi lo sono
veramente. E non tutti sono rifugiati".
La proposta dell'Alto Commissariato per i rifugiati sarebbe contenuta in una lettera inviata a Mogherini (Ue). Lo riferisce il quotidiano britannico Guardian.
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