Ottimo per proteggere dal sole
cocente ma anche dal lancio di lacrimogeni, l'ombrello è diventato
l'accessorio indispensabile dei ragazzi che stanno bloccando il centro
di Hong Kong e simbolo stesso del movimento di disobbedienza
democratica. Tanto che sui social media la
protesta è già diventata "l'umbrella revolution".
Alla diffusione del simbolo sui social ha contribuito la
creatività, messa al servizio della causa, di artisti, designer e
semplici naviganti della rete. Tra questi Angelo Costadimas, artista e filmaker che vive a Hong
Kong: ha realizzato un logo che mostra un uomo che tiene due
ombrelli, sulla scritta "Umbrella revolution" su uno sfondo giallo, il
colore dei nastri che gli studenti usano come simbolo della
democrazia.
Intervistato dal
South China Morning, Costadimas ha detto
di essersi ispirato alla foto un dimostrante che, con due ombrelli in
mano, sfidava il lancio dei lacrimogeni. "L'atto di sfida mi ha
ricordato la foto dell'uomo che sfida i carri armati di Piazza
Tiananmen - ha detto - e ho pensato che l'ombrello e quell'aria di
sfida fossero veramente simboliche".
Meno stilizzato e più colorato è logo realizzato da un'altra artista,
Tania Willis, che mostra un ragazza in giallo che si ripara, con un
ombrello a strisce colorate, da una cascate di stelle che arrivano da
una nuvola che ricorda la bandiera cinese. Willis ha pubblicato il logo su
Twitter con la scritta "gli artisti di Hong Kong sostengono i
dimostranti pacifici di #OccupayHk per il suffragio universale. I
dimostranti di Hk sono degli eroi!".