mercoledì 15 luglio 2015
​All'indomani dell'accordo sul programma nucleare, il presidente Usa rassicura Israele: così più sicuri, su Teheran continueremo a vigilare.
L'ANALISI Accordo nucleare: reazioni a catena (Camille Eid)
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"Senza accordo con l'Iran non ci sarebbe alcun controllo sul programma nucleare iraniano": lo ha detto il presidente americano Barack Obama in conferenza stampa a Washington il giorno dopo l'accordo sul nucleare raggiunto martedì a Vienna tra Teheran e i 5+1 (Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia, Cina e Germania). "L'alternativa all'intesa con l'Iran è un aumento del rischio di una guerra e dei rischi per la nostra sicurezza nazionale" ha detto Obama. Anche con l'accordo, ha aggiunto, continueranno a esserci differenze con Teheran. "Se l'Iran dovesse violare gli impegni, ci sarebbero conseguenze reali". Per questo l'embargo alla vendita di armi rimarrà in vigore cinque anni, quello alla vendita di componenti per missili balistici per otto, e "continueremo a mantenere i nostri rapporti di sicurezza con Israele e ad approfondire quelli con i paesi del Golfo", ha aggiunto Obama. "Questo accordo non risolve tutte le minacce che l'Iran pone per i suoi vicini e per il mondo", ma è "la scelta migliore" per assicurarsi che Teheran non sviluppi un'arma nucleare, ha ribadito Obama.

"Israele ha legittime preoccupazioni" ma le minacce nei suoi confronti "diminuiscono" con l'accordo perché l'Iran non avrà la bombanucleare, ha precisato Obama sottolineando che non ha sentito da Israele nessuna alternativa.

Gli Stati Uniti hanno presentato all'Onu una risoluzione relativa all'accordo sul programma nucleare iraniano: lo hanno confermato fonti diplomatiche. Questo testo, che dovrebbe essere adottato all'inizio della settimana prossima, convalida l'accordo raggiunto a Vienna tra il Gruppo 5+1 e la Repubblica islamica e sostituisce le sette risoluzioni adottate dal 2006 dalle Nazioni unite per sanzionare l'Iran.

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