lunedì 16 novembre 2009
Il presidente americano, nel Paese per una tre giorni di colloqui, nell'incontro con gli studenti tocca una delle questioni più urgenti per la giovane generazione del grande paese asiatico: la libertà di espressione e informazione sul web. E Obama non li delude, affermando subito di essere un «grande sostenitore della libertà completa nell'uso di internet» e di essere «contrario alla censura».
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Il presidente americano Barack Obama incontra gli studenti cinesi e tocca una delle questioni più urgenti per la giovane generazione del grande paese asiatico: la libertà di espressione e informazione sul web. E Obama non li delude, affermando subito di essere un «grande sostenitore della libertà completa nell'uso di internet» e di essere «contrario alla censura». Internet. Rispondendo ad una domanda rivoltagli proprio attraverso il web ha aggiunto di ritenere le critiche che spesso riceve da cittadini americani su internet fanno di lui «un leader migliore». In Cina il web è sottoposto ad una pesante censura, chiamata «La Grande muraglia di fuoco» dagli internauti cinesi. Il presidente Usa ha poi sottolineato come un accesso illimitato alle risorse della Rete costituisca un punto di forza e come un aperto scambio di informazioni sia a vantaggio di tutti i Paesi. Tutte le società traggono beneficio dal poter navigare su internet, condividere opinioni e disseminare informazioni; la libertà di discussione rende i governi responsabili, ha ribadito Obama. «La Cina non è un'avversaria». Rivolgendosi agli studenti di Shangai, dove è arrivato ieri sera nella prima tappa della sua visita in Cina, Obama ha detto che Cina e Stati Uniti non devono essere necessariamente avversari. Obama dovrà affrontare le tensioni con la Cina riguardanti commercio e Tibet, in una visita che si baserà anche su temi come gli squilibri economici e il futuro dello yuan.«Non stiamo cercando di contenere l'ascesa della Cina», ha detto Obama prima di rispondere alle domande degli studenti e dei cinesi via internet. «Al contrario noi accogliamo con piacere la Cina come un membro forte e prospero della comunità internazionale -- una Cina che rappresenti al meglio la forza e la creatività di ogni cinese». «Noi non vogliamo imporre nessun sistema di governo ma crediamo che i nostri principi non valgano solo per noi».L'economia. L'incontro con gli studenti precede quello di Obama con il presidente cinese Hu Jintao, previsto per martedì, durante il quale verranno affrontati temi importanti come la Corea del Nord, l'Iran e la possibile intesa sul clima.Obama ha già annunciato di voler affrontare anche il tema dei diritti umani, le tensioni commerciali tra i due paesi e la situazione della valuta cinese, lo yuan, la cui svalutazione, secondo Washington, è causa di importanti squilibri economici. Obama ha fatto notare come nel 1979, anno in cui gli Usa hanno cominciato ad avere relazioni commerciali con la Repubblica Popolare Cinese, il commercio valeva solo qualche miliardo di dollari, rispetto ai 400 miliardi attuali. «Il commercio può creare posti di lavoro in entrambi i lati del Pacifico e, se ben equilibrato, può condurre ad una situazione di ancor più prosperità», ha detto Obama.Il clima. Per quanto riguarda il clima, Obama ha detto che sia Washington che Pechino devono fare "grandi passi avanti" per combattere il cambiamento climatico. Gli altri paesi, infatti, sono in attesa di vedere quali posizioni assumeranno i due colossi alla vigilia del meeting Onu di Copenaghen, previsto per dicembre. La Cina, tra l'altro, è considerata il più importante paese emettitore di biossido di carbonio, il principale gas serra presente nell'atmosfera terrestre. Pechino, però, ha già fatto sapere che i paesi in via di sviluppo non dovrebbero accettare accordi internazionali vincolanti sulle emissioni in un momento in cui la preoccupazione principale riguarda la crescita economica e l'uscita dalla povertà.
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