mercoledì 2 febbraio 2011
Lo ha scoperto il telescopio spaziale americano Kepler. Il sole attorno a cui ruotano i sei pianeti è la stella Kepler-11.
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A 2mila anni luce dalla Terra c'é un sistema solare composto da sei pianeti, cinque dei quali hanno dimensioni confrontabili con quelle della Terra. Lo ha scoperto il telescopio spaziale americano Kepler specializzato nella caccia ai pianeti "sosia" della Terra. Il sole attorno a cui ruotano i pianeti è la stella Kepler-11.«È una scoperta importante e molto interessante perché sappiamo molto poco su altri sistemi solari con pianeti relativamente piccoli, dalle dimensioni simili a quelle della Terra»: così l'astrofisica Margherita Hack ha commentato la scoperta del nuovo sistema solare dal telescopio Kepler della Nasa e al quale Nature dedica la copertina.«Finora - ha osservato Hack - conosciamo molti pianeti extrasolari, ma scarseggiano le scoperte di pianeti simili alla Terra. Questo accade perché i pianeti che hanno dimensioni simili alla Terra sono piccoli e più difficili da scoprire. È molto interessante che questo sistema solare sia relativamente simile al nostro». Tuttavia, ha aggiunto, la somiglianza vale soltanto per le dimensioni perché cinque dei sei pianeti orbitano molto vicino alla loro stella. «Poichè quest'ultima è simile al Sole, i pianeti - ha aggiunto Hack - sono sicuramente troppo caldi per permettere l'esistenza di forme di vita».«Per potersi sviluppare, ha rilevato l'esperta, «la vita richiede molecole stabili, anche se molto diverse da quelle che sono alla base della vita come la conosciamo sulla Terra: sono necessarie molecole complesse, ma queste vengono dissociate dalla temperatura troppo alta». Nello spazio, ha detto ancora, «andiamo a cercare una chimica della vita simile alla nostra perché gli elementi che la costituiscono sono i più diffusi nell'universo, come carbonio, acqua e ossigeno. «Il che - ha concluso Hack - non significa che la vita non possa avere caratteristiche diverse da quelle che conosciamo. Abbiamo visto che possono esistere batteri che si nutrono di arsenico e non possiamo escludere che forme di vita molto semplici possano essere molto diverse».
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