Jeremy Corbyn è il nuovo leader del Partito Laburista in Gran Bretagna. Largamente favorito alla vigilia, è stato eletto alle primarie di oggi con il 59,5% delle preferenze dei 422.664 elettori, superando i suoi tre rivali Andy Burnham, Yvette Cooper e Liz Kendall. Nel suo discorso al congresso laburista, il neo leader ha tenuto fede alla sua fama di politico scomodo e appassionato e ha condannato "i livelligrotteschi di disuguaglianza" e "un sistema di welfare ingiusto" nel Regno Unito.Corbyn "il rosso", 63 anni, incarna poco il politico tradizionale ed è un esponente di sinistra che divide il partito, uscito scosso dalla sconfitta alle elezioni di maggio. Il barbuto esponente anti-austerità, secondo gli analisti, avrebbe raccolto soprattutto le preferenze di chi vuole dare una scossa ai laburisti britannici.Il successore di Ed Miliband alla guida dei laburisti britannici, che condivide le idee dei greci di Syriza, vuole porre fine alla politica di austerità del governo, imporre più tasse ai più ricchi e rinazionalizzare alcune industrie come quella ferroviaria. Rivolgendosi "al partito e al movimento", Corbyn lo ha definito "appassionato, democratico, diverso, unito e assolutamente determinato nella ricerca di una società migliore e quanto più decente per tutti".Nel suo discorso, il nuovo leader dei Labour non ha voluto dimenticare la crisi migratoria di queste settimane, esprimendo "compassione" per i profughi siriani, e ha confermato la sua presenza alla manifestazione organizzata oggi a Londra in favore dell'accoglienza dei rifugiati.Chi è il nuovo leader laburistaNato il 26 maggio del 1949, il nuovo leader del Labour è parlamentare per il seggio di Islington North dal 1983. Pacifista convinto, più volte ha partecipato a eventi e manifestazioni pro-Palestina e a favore di altripopoli oppressi in giro per il mondo. Corbyn è anche contrario alle politiche di austerity e, secondo molti analisti e commentatori, in cuor suo si opporrebbe anche all'Unione europea così come è concepita oggi, anche se sull'argomento ha più volte sviato le domande dei giornalisti. Il nuovo leader del Labour si è sempre definito "socialista convinto". Negli anni Ottanta, più volte, è stato interpellato dalla polizia durante o dopo le manifestazioni di protesta di fronte al parlamento, spesso legate al movimento pacifista mondiale. Contrario agli armamenti nucleari, Corbyn è anche favorevole alla rinazionalizzazione di una parte dei servizi pubblici. Ha dalla sua anche un record: è il parlamentare che ha sempre chiesto meno rimborsi per le spese sostenute alla Camera dei Comuni. "Sono molto parsimonioso", ha più volte detto spiegando il perchè di queste sue bassissime spese. Il suo ufficio nel quartiere di Islington è in affitto e Corbyn paga la quota all'associazione di beneficenza e volontariato che ne è proprietaria. Sua moglie, Laura Alvarez, commercia in caffè equo e solidale e in passato Corbyn ha avuto anche una moglie cilena ma con cognome italiano, Claudia Bracchitta, dalla quale si è separato nel 1999, secondo le cronache per alcuni dissidi legati al modello di educazione da imporre ai suoi figli. Corbyn è contrario all'istruzione privata.
Eletto alle primarie con il 60% delle preferenze. Nel suo discorso condanna "i livelli grotteschi di disuguaglianza". "Compassione" per i migranti.
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