Sarebbero almeno
133 le vittime e 395
i dispersi causati dalle inondazioni che hanno colpito il
nord-est
della Corea del Nord, secondo i dati rivisti e rilasciati oggi
dall'Onu, che in precedenza aveva fornito un bilancio di 60 morti.
Un comunicato dell'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari
(OCHA) delle Nazioni Unite, che cita cifre ufficiali della Corea del
Nord, parla inoltre di circa
107.000 persone costrette ad abbandonare
le loro case a causa della piena del fiume Tumen, che segna parte del
confine tra la Corea del Nord e la Cina da un lato e la Russia
dall'altro.
Più di
35.000 case sono state danneggiate, di cui 69% è stato
completamente distrutto. Inoltre,
8.700 edifici pubblici sono stati
danneggiati dall'innalzamento delle acque causate dalle
precipitazioni
abbondanti. Circa
16.000 ettari di terreni agricoli sono stati
inondati e almeno
140.000 persone hanno bisogno di assistenza urgente,
si legge ancora nella nota.La sciagura arriva pochi giorni dopo
l'annuncio del quinto test nucleare portato a termine dal regime di Pyongyang, rimasto ormai il più chiuso e segreto al mondo. L'esplosione sotterranea della bomba, pari a un quinto della potenza dell'ordigno che distrusse Hiroshima, provocò scosse sismiche.