È di 13 morti il bilancio di tre attentati sferrati da altrettante baby kamikaze a Damaturu, capitale dello Stato di Yobe, nella Nigeria nord-orientale,
nel giorno della fine del Ramadan.
"Tredici persone sono rimaste uccise nelle esplosioni condotte da
attentatori suicidi", ha confermato Markus Danladi, commissario di
polizia di Yobe. "Gli attacchi sono stati compiuti da tre ragazzine
minorenni. Quindici persone sono ferite", ha aggiunto.
Secondo un portavoce militare, invece, il colonnello Sani Usman,
gli attentati sono stati due,
condotti da una donna anziana e da una
ragazzina di 10 anni. Le esplosioni non sono state rivendicate ma
portano - con ogni probabilità - la firma dei miliziani di Boko
Haram, che si sono affiliati all'Is e seguono le direttive del
Califfo, che ha invitato a intensificare il jihad in occasione
della fine del digiuno sacro.La prima esplosione è avvenuta intorno alle 7.15 di mattina, ora
locale, mentre i volontari della sicurezza si radunavano, in attesa
dei fedeli, davanti a una grande area di preghiera a cielo aperto a
Layin Gwange. "Due persone sono state uccise e tre ferite", ha
raccontato un volontario, Ahmad Adamu.
"Mentre ci occupavamo delle vittime, abbiamo udito un'altra
esplosione a 500 metri", ha proseguito.Gli attacchi avvengono all'indomani della strage di almeno 49
persone in un mercato a Gombe, sempre nel nordest della Nigeria.
Non è la prima volta che i Boko Haram utilizzano kamikaze di sesso
femminile per i loro attentati; all'inizio del mese, ad esempio, una
donna si era fatta esplodere in una chiesa evangelica, provocando 5
vittime.