lunedì 19 maggio 2014
​Cinque persone, tra cui una bambina, sono rimaste uccise in un attentato kamikaze nella città di Kano. Intanto si avvicina la liberazione di una parte delle liceali rapite da Boko Haram.
COMMENTA E CONDIVIDI
​Cinque persone sono morte domenica sera nell'attentato compiuto da un kamikaze a bordo di un'autobomba nella città di Kano, nel nord della Nigeria. "Verso le 22 (le 23 ora italiana, ndr) abbiamo udito un'esplosione e ci siamo recati immediatamente sul posto: cinque persone, tra cui il kamikaze, sono morte", spiega il commissario della polizia locale Adelere Shinaba.Le vittime del kamikaze sono "tre uomini ed una bambina di 12 anni", precisa Shinaba, aggiungendo che l'attentato è stato compiuto nel quartiere a maggioranza cristiana di Sabon Giri. Secondo la fonte, è ancora troppo presto per determinare i responsabili dell'attacco. L'attentato suicida arriva dopo l'adozione da parte della Nigeria e dei suoi vicini di un piano d'azione regionale per combattere il gruppo islamista armato Boko Haram, che ha rapito 223 liceali nel nordest del Paese. A questo proposito c'è da registrare che potrebbe cominciare già nei prossimi giorni il parziale, e graduale, rilascio della metà delle ragazze; questo sarebbe il risultato di una 'concessione' da parte del gruppo estremista islamico che avrebbe abbandonato la richiesta di liberazione per i suoi alti comandanti nello 'scambio di prigionieri', nella consapevolezza che sarebbe politicamente impossibile per le autorità nigeriane soddisfarla.Sono i dettagli che emergono da indiscrezioni raccolte dal britannico Sunday Telegraph, che cita fonti vicine al gruppo islamico e che potrebbero sbloccare il destino delle ragazze tenute in ostaggio da oltre un mese, da quando furono rapite in massa dalla loro scuola di Chibok, nello stato di Borno, nel nord-est del Paese.I Boko Haram sarebbero quindi pronti a cominciare già nei prossimi giorni un rilascio graduale delle ragazze in cambio della liberazione di alcuni appartenenti al gruppo islamico che si trovano nelle prigioni nigeriane, ma non di alti comandanti del gruppo. Sarebbero piuttosto mogli e familiari di combattenti insieme con figure di più basso profilo dell'organizzazione: "Il gruppo ha compilato una lista di figure di più basso profilo per cui chiede la liberazione", precisano le fonti citate dal Daily Telegraph. Se quest'ultima proposta dovesse andare in porto, i Boko Haram rilascerebbero quindi fino a 100 delle ragazze. Forse già a partire dall'inizio della settimana, con le liceali che verrebbero lasciate "in un luogo sicuro e le autorità avvertite con indicazioni su dove trovarle".Per le ragazze nigeriane nelle settimane scorse è sorta una campagna internazionale di mobilitazione che ha coinvolto tra gli altri la first lady Usa Michelle Obama e la studentessa pakistana Malala sotto l'hashtag #BringBackOurGirls.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: