Su questo punto, il coordinatore delle squadre mediche dell'Organizzazione mondiale della sanità in Nepal, Ian Norton, ha spiegato a Efe che l'elemento più preoccupante è proprio "il controllo delle malattie". I team sanitari sono attenti ai focolai di diarrea, polmonite e altre malattie legate alla mancanza di igiene e alla pioggia. Al momento di decidere se far rientro o meno a casa, l'ingegnere civile Khagendra Bhurtel ha detto al giornale Kantipur che gli abitanti possono tornare "senza paura se non notano difetti strutturali" negli edifici.Purtroppo è anche tramontata la possibilità di trovare superstiti: lo ha reso noto il ministero dell'Interno del Paese, secondo la Bbc. "Stiamo facendo del nostro meglio nelle operazioni di salvataggio e aiuto, ma adesso non penso che ci sia alcuna possibilità di trovare sopravvissuti".Sono ancora in corso le verifiche da parte dell'Unità di crisi della Farnesina per rintracciare gli ultimi due italiani che ancora mancano all'appello dopo il terremoto che ha colpito il Nepal una settimana fa. Altri connazionali sono a Kathmandu, assistiti dalle autorità italiane, in attesa di rientrare in Italia.
Il bilancio a una settimana ha superato i 7mila morti e 14mila feriti. La popolazione di Kathmandu fa rientro nella case: "Nelle tende gli sfollati iniziano ad ammalarsi".
CEI Colletta nelle chiese il 17 maggio
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