Cambiano le regole per scalare l'Everest: più sherpa, meno tasse e l'obbligo di portare giù i rifiuti. Sembrano fare sul serio le autorità nepalesi nel tentativo di fronteggiare l'enorme impatto ambientale, economico e sociale della corsa ai picchi himalayani.Da quest'anno gli alpinisti che intendono scalare l'Everest dovranno obbligatoriamente raccogliere otto chili di rifiuti a testa e consegnarli alle autorità di Kathmandu. Lo stabilisce il ministro del Turismo. L'obbligo entrerà in vigore dal prossimo mese, con l'inizio della stagione estiva, e riguarda i rifiuti organici e inorganici "eccetto le bombole dell'ossigeno e gli escrementi". Gli scarti dovranno essere consegnati in un apposito ufficio al campo base, da dove saranno portati a valle e smaltiti nelle discariche. A causa dell'incremento record del numero di spedizioni e anche dell'incuria di molti alpinisti, il fragile ecosistema della montagna più alta del mondo è messo in pericolo da cumuli di spazzatura accumulata negli anni. L'obbligo potrebbe essere esteso dalla prossima stagione anche agli altri picchi himalayani, come l'Annapurna, meta di migliaia di appassionati della montagna.Il governo nepalese ha annunciato inoltre una riduzione considerevole delle tariffe richieste ai turisti. Ma i nuovi regolamenti, che hanno già attirato centinaia di sportivi, hanno cancellato i contratti stipulati con le agenzie cinesi che forniscono lo stesso servizio. Il monte è accessibile da entrambi i lati, ed entrambi i governi impongono da anni tariffe assicurative per chi intende salirvi sopra. Lo riporta un servizio dell'agenzia missionaria AsiaNews, precisando che il il nuovo tariffario, durante la stagione primaverile, prevede un costo per scalatore che è stato abbassato da 25 mila a 11 mila dollari americani. In autunno il prezzo cala a 5.500 dollari (contro i 12.500 precedenti), mentre per estate e inverno si arriva a 2.750 dollari contro i 6.250 del vecchio tariffario.
Tuttavia, le nuove leggi impongono a ogni singolo scalatore di assumere uno sherpa d'alta quota: in precedenza era comune vedere uno o due sherpa per gruppi fino a 15 persone. Le nuove tariffe entreranno in vigore dal primo gennaio 2015. A farne le spese sarà la Cina, che per il momento non ha reagito alla mossa di Kathmandu.