«Con la Russia abbiamo raggiunto un accordo per cooperare sulla difesa missilistica». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama nella conferenza stampa finale del Vertice Nato di Lisbona. Via libera da parte del vertice alla strategia di transizione in Afghanistan che partirà all'inizio del 2011 e ha l'obiettivo di riconsegnare la sicurezza «di tutte le province» del Paese alle forze locali «entro la fine del 2014». Lo si legge nel documento finale della riunione Isaf di stamani a Lisbona alla presenza del presidente afghano Hamid Karzai di cui si è avuta un'anticipazione.La Nato sostiene gli sforzi afghani nella direzione di «riconciliare e reintegrare quei membri dell'insorgenza che rinunciano alla violenza, tagliano i collegamenti con i gruppi terroristici e accettano la costituzione afghana».La Nato e l'Afghanistan hanno deciso di varare un processo di «robusto partenariato di lungo periodo» in parallelo al processo di transizione per il passaggio della responsabilità militare. Nella dichiarazione congiunta che sarà resa pubblica oggi al termine della seconda sessione del vertice Nato di Lisbona, cui partecipa anche il presidente afghano Hamid Karzai, gli alleati affermano il loro impegno a lungo termine per un Afghanistan «sovrano, indipendente, democratico, sicuro e stabile».
AFGHANISTAN, RASMUSSEN E KARZAI FIRMANO PARTNERSHIPIl segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen e il presidente dell'Afghanistan Hamid Karzai hanno firmato oggi a Lisbona una partnership di lungo periodo tra la comunità internazionale e il Paese asiatico. La firma è stata apposta sul documento davanti alle telecamere, al termine della sessione Isaf che ha lanciato la fase di transizione in Afghanistan, dal 2011 fino alla fine del 2014. '«Non vedo un ruolo combattente per i nostri soldati in Afghanistan dopo il 2014»: lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen. «Sono sicuro che riusciremo a rispettare il calendario della transizione», ha detto Rasmussen. La tabella di marcia prevede l'avvio del passaggio delle responsabilità della sicurezza in mani afghane dall'inizio del 2011 e la sua fine entro il 2014. «Ovviamente, il processo è fondato sulle condizioni sul terreno e non sul calendario, perché prima di lasciare l'Afghanistan dobbiamo garantire che le forze di sicurezza locali siamo in grado di assumere la guida», ha aggiunto Rasmussen. «ma non vedo un ruolo combattente per i nostri soldati oltre il 2014: vedo invece un ruolo di sostegno». Rasmusseun ha definito «cruciale» la missione di addestramento della Nato, che sarà rafforzata. A partire da subito, però, i combattimenti dei soldati Isaf saranno intensificati, soprattutto ad Helmand, nel sud dell'Afghnistan. «Stiamo attaccando i santuari dei talebani», ha detto Rasmussen.
BERLUSCONI,HO TESSUTO TELA TRA OBAMA E MEDVEDEV«Ho tessuto io la tela per far avvicinare il presidente Usa Obama e il leader del Cremlino Medvedev» dopo «il grande freddo» degli ultimi anni dell'amministrazione Bush con la Russia. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa conclusiva del vertice Nato di Lisbona. Con l'invio di altri 200 addestratori l'Italia si avvia a diventare con i suoi 4.213 militari il terzo Paese per truppe presenti in Afghanistan dopo Usa e Gb. «Io personalmente e tutti i leader della Nato ti dobbiamo ringraziare. Da qui in avanti avremo messo alle spalle il fantasma della guerra fredda, per un futuro migliore». È quanto ha detto il premier Silvio Berlusconi incontrando il presidente russo, Dmitri Medvedev, in una bilaterale a Lisbona. «Grazie e Dmitri - ha detto Berlusconi - tutti qui ti aspettavamo con ansia. E bisogna riconoscere che sei stato tu a voler riprendere i rapporti con l'Alleanza dopo un periodo di difficoltà. Posso testimoniare che questa è sempre stata la tua intenzione e ricordo una telefonata del 2009, quando io stavo per andare a un vertice a Corfù e tu mi hai autorizzato a dire che volevi riprendere la collaborazione con la Nato nello spirito di Pratica di Mare».
TRANSIZIONE NON EQUIVALE RITIRO ISAFLa transizione in Afghanistan "sarà basata sulle condizioni sul terreno", non guidata da un rigido "calendario" provincia per provincia e "non equivale al ritiro delle truppe Isaf". Lo si legge nel documento finale della riunione dei 48 Paesi che contribuiscono alla missione Isaf di stamani a Lisbona alla presenza del presidente afghano Hamid Karzai che l'ANSA è in grado di anticipare. "Rafforzeremo ulteriormente le capacità di garantire la sicurezza" delle forze afghane nel momento in cui "gradualmente" le forze "combattenti" della Nato assumeranno sempre di più il compito di "supportare" e formare le forze di sicurezza locali, si legge ancora nel documento.
OBAMA A BERLUSCONI,GRAZIE PER ADDESTRATORI AFGHANISTANIl presidente degli Stati Uniti Barack Obama «ha ringraziato personalmente Silvio Berlusconi per la leadership italiana» per quanto riguarda l'attività dei formatori in Afghanistan. Lo ha riferito il ministro degli esteri Franco Frattini, ribadendo che Roma invierà altri 200 istruttori in Afghanistan per la formazione delle forze di sicurezza locali.
MERKEL E SARKOZY, CON RUSSIA SVOLTA STORICAIl cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto che il vertice Nato di Lisbona segna oggi uno «storico» avvicinamento con la Russia. «È una svolta nella cooperazione che può essere definita storica. Un ex-avversario militare diventa ora chiaramente un partner» ha affermato poco prima del summit bilaterale Nato-Russia, con il presidente russo Dmitri Medvedev. Ieri il vertice Nato, durante la prima giornata di sessione, ha approvato il nuovo concetto strategico dell'alleanza e il futuro scudo antimissili, dichiarando di volere cooperare anche in questo settore con Mosca. Secondo Merkel «certo rimane ancora una lunga strada davanti a noi per instaurare la sicurezza con la Russia». Ma, ha aggiunto, «che si prenda questa strada è di una straordinaria importanza». Il vertice Nato-Russia di oggi segna la ripresa di relazioni di cooperazione fra gli alleati e Mosca dopo le scintille provocate due anni fa dalla crisi georgiana.Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ha definito oggi «storica» la decisione della Nato di avviare una cooperazione con la Russia sul sistema antimissili. "E' una decisione storica" ha detto ai giornalisti al termine della seconda sessione del vertice Nato di Lisbona.
NATO-RUSSIA: NO A USO FORZA DELL'UNO CONTRO L'ALTRONato e Russia «si asterranno dalla minaccia e dall'uso della forza» l'uno contro l'altra e viceversa. È quanto recita la bozza della dichiarazione congiunta che farà seguito oggi al Consiglio Nato-Russia di Lisbona e di cui si è in grado di fornire un'anticipazione. La Nato e la Russia sono determinati «a creare le condizioni per un mondo senza armi nucleari»: è quanto si dichiara nella bozza di conclusioni del Vertice Nato-Russia, che si tiene oggi a Lisbona. Nella bozza gli alleati e la Russia sono d'accordo nel discutere «su come proseguire la cooperazione nel campo della difesa missilistica» e approvano un'analisi congiunta sulle minacce. Nato e Russia si impegnano a non operare interventi armati nei confronti di qualsiasi altro Stato minacciandone indipendenza, sovranità e integrità territoriale contro i principi stabiliti dalla carta delle Nazioni Unite e dell'Osce, si legge ancora nella bozza della dichiarazione congiunta che farà seguito oggi al Consiglio Nato-Russia di Lisbona.