lunedì 2 aprile 2012
​Chiusi i seggi per le elezioni suppletive. La leader dell'opposizione e premio Nobel trionfa. Accuse di brogli elettorali.
COMMENTA E CONDIVIDI
​La leader dell'opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, ha salutato "l'avvento di una nuova era" e fatto un appello all'unità politica dopo che il suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia, ha rivendicato una sostanziale vittoria nelle elezioni suppletive di domenica. "È l'inizio di una nuova era", ha detto in un discorso tenuto nel quartier generale del partito, di fronte ai sostenitori che hanno festeggiato per tutta la notte i risultati elettorali. "Non è tanto il nostro trionfo ma quello di coloro che hanno deciso di partecipare al processo politico del Paese". Ancora non sono noti i risultati ufficiali, ma la Lega Nazionale per la Democrazia ha rivendicato la conquista di almeno 43 dei 44 seggi in cui il partito si presentava in queste storiche elezioni, elezioni considerate un banco di prova dell'autentico slancio riformatore del governo che ha sostituito, circa un anno fa, la giunta militare.San Suu Kyi ha mostrato un tono conciliante: "Cio che è importante -ha detto- non è il numero dei seggi vinti, anche se ovviamente siamo estremamente soddisfatti di aver conquistato tanto, ma il fatto che le persone mostrino tanto entusiamo nella partecipazione al processo democratico". "Ci auguriamo che tutti i partiti che hanno preso parte a queste elezioni siano in grado di collaborare con noi per creare un clima realmente democratico nel nostro Paese".Nelle elezioni suppletive di domenica, erano in lizza 45 seggi: 37 alla Camera bassa del Parlamento (che conta 440 membri), sei in quella alta e due nelle assemblee regionali. Anche se si confermerà la straripante vittoria della Lega per la Democrazia (che presentava candidati in 44 circoscrizioni), in ogni caso il nuovo regime non ha nulla da temere: il Partito della Solidarietà e dello Sviluppo dell'Unione, creato da zero sulle ceneri dell'antica giunta militare, rivendicò la conquista dell'80 per cento dei seggi nel 2010; e un quarto di parlamentari sono, in base alla Costituzione, attivisti designati a margine del processo elettorale.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: