venerdì 20 settembre 2024
I cinque sono stati condannati a morte a maggio 2023 dai giudici della giunta golpista: sono stati processati a porte chiuse nel carcere di Insein per detenzione illegale di armi e omicidi
Il capo della giunta golpista, il generale Min Aung Hlaing.

Il capo della giunta golpista, il generale Min Aung Hlaing. - Ansa

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E' prevista per martedì prossimo 24 settembre, secondo fonti della resistenza, l'esecuzione in Myanmar di attivisti democratici, oppositori delle giunta militare guidata del generale Min Aung Hlaing. I cinque - Zaryaw Phyo (32 anni), San Min Aung (24), Kyaw Win Soe (33), Kaung Pyae Sone Oo (27) e Myat Phyo Pwint di cui non è stata diffusa l’età - sono stati condannati a morte a maggio 2023 in un giudizio a porte chiuse nel carcere di Insein per detenzione illegale di armi e omicidio. Secondo l’accusa avrebbero partecipato a una sparatoria con vittime avvenuta due anni prima su un convoglio ferroviario nella capitale commerciale Yangon.

Colpisce e inquieta che per la prima volta la pena capitale è stata decisa da un tribunale civile e non militare come frequente in questi casi. Una circostanza, indicata chiaramente dagli organi d’informazione che avevano riportato a suo tempo la notizia della condanna, che segnala come anche la magistratura si sia ormai piegata alla volontà dei generali che hanno preso il potere il primo febbraio 2021 con un colpo di stato aprendo alla guerra civile in corso.
“L’uso della pena capitale come strumento di repressione del dissenso è inaccettabile deve essere condannata in modo assoluto”, ha dichiarato Wong Chem membro del Parlamento malaysiano, esponente del gruppo dei parlamentari Asean per i diritti umani che ha chiesto “l’immediato rilascio dei condannati e che – nel frattempo – le condizioni di detenzione siano in linea con gli standard internazionali, incluso l’accesso a una rappresentanza legale, a cure mediche e al contatto con le loro famiglie”.

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