E' stata la presenza di 50 musulmani, insieme a 350 cattolici, sabato sera, nella seconda chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, la cittadina dove è stato assassinato, martedì scorso, padre Jacques Hamel, il segno più chiaro che l'appello lanciato dal "Consiglio francese del culto musulmano", ai seguaci dell'Islam, perchè partecipassero alle messe cattoliche domenica era stato raccolto.
Mentre la chiesa dove si è compiuto il terribile assassinio rimaneva chiusa, nell'altra musulmani e cattolici pregavano insieme. E la stessa esperienza di fraternità si è ripetuta, domenica, anche nella vicina cattedrale di Rouen dove i musulmani hanno voluto mostrare il loro supporto alla comunità cattolica e far capire al mondo che l'Islam non è quello dei pazzi dell'Isis. "Noi accogliamo questa mattina i nostri amici musulmani", ha detto l'arcivescovo di Rouen, monsignor Dominique Lebrun, ai quasi 2000 fedeli presenti. "È per noi di conforto che siate venuti a trovarci, io vi ringrazio a nome di tutti i cristiani". "Voi così affermate che rifiutate la morte e la violenza in nome di Dio - ha detto ancora Monsignor Lebrun - come abbiamo sentito dalle vostre bocche, che noi sappiamo sono sincere, quello che uccide non è l'Islam".
Il momento più toccante è stato quando l’arcivescovo, al momento dello scambio del segno di pace, è sceso dall’altare per andare ad abbracciare i musulmani presenti, e anche le tre suore che erano nella chiesa quando padre Hamel è stato ucciso. "Amore per tutti, odio per nessuno", era scritto su un poster portato da un’associazione musulmana.
Mohammed Karabila, Presidente della moschea di Saint-Etienne-du-Rouvray, la cittadina dove è stato sgozzato il sacerdote cattolico ha detto di ritenere "molto importante" la sua partecipazione alla messa cattolica.
"Per me è molto importante essere qui oggi ", ha detto il Presidente della moschea di Rouen, "E' importante che dimostriamo fisicamente la nostra partecipazione. Oggi l'abbiamo fatto baciando la famiglia di Jacques Hamel e sua eminenza Lebrun davanti a tutti così che si sappia che le due comunità sono unite".
Un monaco cattolico ha dato il benvenuto ai fedeli musulmani anche nella chiesa di Saint-Pierre de l'Ariane a Nizza dove due settimane fa un attacco terroristico rivendicato dal Daesh ha ucciso 84 persone. Alcuni musulmani si sono seduti in prima fila davanti all'altare.
Anche a Notre Dame, chiesa madre del cattolicesimo francese, musulmani hanno partecipato alle messe di domenica. Tra di loro Dalil Boubakeur, il rettore della moschea di Parigi che ha ripetuto che i seguaci dell'Islam vogliono una convivenza pacifica. "La situazione è seria", ha detto Boubakeur a "BFMTV", il canale di notizie più seguito in Francia, "E' arrivata l'ora di mettere insieme i nostri sforzi per non farci dividere".