venerdì 28 gennaio 2022
Mentre le squadre di soccorso lottano ancora per riparare i danni e aiutare gli sfollati esiste la minaccia di una seconda bufera che si sta formando nell'Oceano Indiano.
Abitanti del Malawi guardano un furgone distrutto dalla tempesta Ana che ha provocato almeno 86 vittime

Abitanti del Malawi guardano un furgone distrutto dalla tempesta Ana che ha provocato almeno 86 vittime - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Sono almeno 86 le persone uccise dalla tempesta tropicale Ana che si è abbattuta su Madagascar, Mozambico e Malawi, mentre squadre di soccorso lottano per riparare i danni alle infrastrutture e aiutare decine di migliaia di vittime. Intanto cresce il rischio che a colpire arrivi anche una seconda bufera che si sta formando nell'Oceano Indiano.

Piogge torrenziali e frane hanno colpito, lunedì, il Madagascar, poi il Mozambico e il Malawi, provocando decine di vittime. La tempesta si è, poi, spostata in Zimbabwe dove, però, non ci sono stati altri morti.

Nei tre Paesi africani investiti da Ana, invece, sono decine di migliaia le case danneggiate, alcune crollate per le forti piogge, con gli abitanti intrappolati tra le macerie. I ponti sono stati spazzati via da fiumi ingrossati mentre il bestiame è annegato e i campi sono stati sommersi, distruggendo, così, i mezzi di sussistenza delle famiglie contadine.

In Madagascar gli sfollati ammontano a 110 mila e nella sua capitale, Antananarivo, scuole e palestre si sono trasformate in rifugi d'emergenza.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI