giovedì 30 dicembre 2010
In azione le unità speciali irachene nel Nord. Ancora sangue: 2 kamikaze contro la polizia. Nell’attacco suicida al comando locale delle forze dell’ordine colpito, assieme a tre agenti, il tenente colonnello Shamil Ahmed. Nel 2010 calate le vittime civili.
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Un blitz fortunatamente riuscito delle teste di cuoio irachene. E la fine di un incubo almeno per una famiglia cristiana a Mosul il capoluogo del Kurdistan dopo un Natale vissuto nella paura e senza festeggiamenti, ma in fondo abbastanza tranquillo. Le forze speciali irachene, secondo quanto riporta il sito “al-Sumaria news”, che cita fonti militari della provincia di Ninive, sono intervenute nella parte orientale della città, nel quartiere al-Zahra. «Era stata sequestrata da alcuni miliziani nei pressi della sua abitazione – ha aggiunto la fonte –. Abbiamo subito avviato le indagini e ci siamo messi sulle tracce dei sequestratori». Non è chiaro, stando alle diverse ricostruzioni, se la ragazza fosse stata prelevata a forza alcune settimane fa oppure si sia trattato di un sequestro lampo, terminato nel giro di poche ore. Non si tratta comunque di Rubila Aziz, la studentessa caldea di 21 anni, prelevata a forza dalla sua abitazione di Mosul lo scorso 15 dicembre. Quello dei sequestri di persone è uno dei crimini più frequenti commessi dai terroristi islamici di al-Qaeda contro i cristiani iracheni e che inducono i membri della minoranza a lasciare il loro Paese. Non più tardi di una settimana fa, appena insediatosi, il nuovo governo al-Maliki aveva assicurato il massimo impegno per la sicurezza e la protezione delle minoranze.Un clima di insicurezza che non risparmia nessuno. Ieri mattina due attentatori suicidi che indossavano dei giubbotti esplosivi hanno attaccato un posto di polizia sempre a Mosul, uccidendo il comandante locale. I due kamikaze si sono fatti esplodere nell’ufficio del tenente colonnello Shamil Ahmed, che guidava un battaglione nella zona ovest di Mosul. Un terzo kamikaze è stato ucciso dalla polizia prima che potesse entrare nell’edificio principale. Il tenente colonnello Shamil Ahmed era molto attivo sul suo territorio nel perseguire i membri di al-Qaeda a Mosul. Nello stesso attacco sono morti altri tre agenti.  Una fine d’anno contrastata per un 2010 che ha registrato il numero di vittime civili al più basso livello dall’inizio della guerra nel 2003. Lo riferisce Iraq Body Count (Ibc), l’organizzazione per i diritti umani che monitora le vittime civili in Iraq le vittime civili stimate sono 3.976 contro le 4.680 del 2009. Dati di un «persistente conflitto di basso livello», che continuerà ad uccidere civili anche se ad agosto e settembre le vittime civili si sono dimezzate.
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