Due operai della metropolitana di Mosca sono stati fermati nell'inchiesta sul deragliamento martedì di un convoglio, che ha causato 22 morti e 159 feriti. Lo rende noto Vladimir Markin, portavoce del comitato investigativo. Sono accusati di aver violato le norme di sicurezza sui trasporti, per aver fissato male uno scambio all'origine dell'incidente.Gli inquirenti avevano subito escluso l'ipotesi dell'attentato. "Le versioni dell'accaduto sono molte", aveva rivelato a Itar-Tass una fonte "informata" all'interno dell'amministrazione della metropolitana della capitale. "Tra queste - aggiungeva la stessa fonte - vi è quella della presenza di schegge di metallo sui binari, ma quella ancora considerata principale è legata a un calo di tensione". La società che gestisce la distribuzione dell'energia elettrica a Mosca aveva però fatto sapere che, in tutta la zona sotto sua competenza, il servizio è stato erogato stabilmente, senza anomalie. Altri, come l'agenzia Interfax, avanzavano l'ipotesi di un guasto o un difetto tecnico. Il Comitato investigativo russo ha subito aperto un'inchiesta penale per "violazione dei regolamenti sulla sicurezza dei trasporti".Il sindaco di Mosca,
Serghiei Sobianin, ha proclamato una giornata di lutto per mercoledì. Il primo cittadino ha promesso di licenziare tutti i responsabili della tragedia. Il premier
Dmitri Medvedvev ha espresso le sue condoglianze. L'amministrazione della capitale e la società che gestisce la metro prevedono un risarcimento danni di circa 3 milioni di rubli (65 mila euro) a ciascuna famiglia delle vittime e 1,5 milioni di rubli ai feriti.