Israele ha ucciso il capo del braccio armato di Hamas con un missile nella striscia di Gaza e ha lanciato altri raid aerei nell'enclave, spingendo le due parti sull'orlo di una nuova guerra. Gli attacchi rappresentano la più importante escalation tra Israele e Gaza dal conflitto del 2008-09 e arrivano malgrado il tentativo di mediazione fatto ieri dal vicino Egitto dopo cinque giorni di violenze. Hamas ha annunciato che Ahmed Al-Jaabari, che guidava il braccio armato dell'organizzazione, Izz el-Deen Al-Qassam, è morto assieme a un'altra persona che si trovava con lui nell'auto colpita dal missile israeliano. I palestinesi hanno detto che nove persone sono morte, compresa una bimba di nove anni. Israele ha confermato di aver condotto l'attacco e ha ammonito che seguiranno altri raid.Intanto il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto un vertice di emergenza della Lega araba sull'accaduto, come riferito dall'agenzia di stampa egiziana Mena. Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, sollecitando israeliani e palestinesi a evitare un'escalation delle ostilità nella Striscia di Gaza, controllata da Hamas, e chiedendo a entrambe le parti di tutelare i civili. Una condanna per quanto accaduto è arrivata anche dal ministero degli Esteri egiziano.Un testimone ha riferito che oggi Israele ha effettuato attacchi multipli su diversi obiettivi nella striscia di Gaza, comprese stazioni di polizia di Hamas. "Questa è un'operazione contro obiettivi terroristici di diverse organizzazioni a Gaza", ha detto un portavoce dell'esercito ai giornalisti, aggiungendo che Jaabari aveva "molto sangue sulle sue mani". Immediati sono stati i proclami di vendetta. "L'occupazione ha aperto le porte dell'inferno", ha detto il braccio armato di Hamas. Ritorsioni sono state minacciate anche da gruppi più piccoli. "Israele ha dichiarato guerra a Gaza e si prenderà la responsabilità delle conseguenze", ha fatto eco la Jihad islamica.L'escalation a Gaza arriva dopo una settimana in cui Israele ha colpito anche le posizioni dell'artiglieria siriana al confine, che ha sparato sulle alture del Golan, nell'ambito degli scontri con i ribelli che tentano di rovesciare il presidente Bashar al-Assad.
La ritorsione non si è fatta attendere: in serata una decina di razzi sono stati sparati da Gaza verso la città israeliana di Beer Sheva, nel Neghev. L'attacco è stato sferrato dalle ore 20 locali, mentre in Israele iniziavano i telegiornali. Finora non si ha notizia di vittime. È possibile che alcuni razzi, probabilmente Grad, siano stati intercettati dai sistemi di difesa.
L'esercito israeliano prevede che gli attacchi di oggi possano attirare nuovi raid da parte dei palestinesi e non esclude la possibilità di lunghi giorni di combattimento, compresa un'offensiva di terra se richiesta. Il generale Yoav Mordechai ha detto a Channel 2 che Israele ha risposto a un incremento di lanci di razzi palestinesi registratosi all'inizio della settimana e di stare tentando di evitare che Hamas e altre fazioni palestinesi incrementino ulteriormente il loro arsenale.Alla domanda se Israele possa inviare forze di terra a Gaza, Mordechai ha risposto che "se richiesta, l'opzione è disponibile". Israele terrà le elezioni politiche il prossimo 22 gennaio e il primo ministro conservatore Benjamin Netanyahu è sotto pressione affinché risponda in modo fermo contro Hamas, che i residenti della zona meridionale del paese accusano di ripetuti lanci di razzi.